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In evidenza
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Sarà ispirata al Giubileo la prima
edizione nel 2025 dei Rolli Days, l'apertura straordinaria delle
antiche dimore nobiliari della Repubblica di Genova dal 2006
Patrimonio dell'Umanità Unesco, che il 15 e 16 febbraio avrà
come filo conduttore il legame tra Genova e Roma. Il programma è
stato svelato in una conferenza stampa alla Camera di Commercio
della città della Lanterna, che spalancherà ai visitatori le
porte di oltre 35 palazzi aristocratici e antiche chiese
offrendo un'esperienza unica tra storia, arte e fede.
Le chiese, da sempre luoghi di incontro e di comunità,
rispecchiano lo stesso spirito di condivisione che anima i Rolli
Days. Durante il Siglo de los Genoveses, il periodo di massimo
splendore della Repubblica di Genova, le famiglie nobili
genovesi intrattenevano rapporti stretti con lo Stato della
Chiesa, inviando cardinali e ambasciatori alla corte papale e
commissionando opere ad artisti attivi sulla piazza romana, vero
centro di gravità per le novità in campo culturale.
Fu grazie a questi scambi che Genova accolse le grandi
innovazioni del Rinascimento e del Barocco, portate da figure
come Perin del Vaga, allievo di Raffaello, che trovò rifugio
nella nostra città dopo il Sacco di Roma del 1527, richiamato
proprio dalle offerte e dalla committenza di Andrea Doria, fino
a pochi anni prima ammiraglio della flotta pontificia.
La grande capacità di intravvedere e investire sulle novità
in campo artistico da parte dei genovesi è ben documentata nel
Seicento, che vide l'arrivo nella Superba di artisti di fama e
prestigio internazionali come Orazio Gentileschi, giunto a
Genova grazie all'intervento di Giovanni Antonio Sauli, che a
Roma aveva conosciuto il pittore in occasione della missione
genovese nella città eterna per rendere omaggio al nuovo
pontefice Gregorio XV. In città il pittore toscano lasciò
diverse opere per alcune delle famiglie più importanti, come
l'Annunciazione per la famiglia Grimaldi Cebà, ancora oggi
conservata in una cappella laterale della Basilica di San Siro.
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