Una giornata nazionale dedicata al
paziente trapiantato di cellule staminali emopoietiche a partire
dal 2025. È l'annuncio emerso a Napoli nel corso di una
conferenza stampa organizzata nell'ambito dell'annuale riunione
nazionale Gitmo (gruppo italiano per il trapianto di midollo
osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare). In
questa sede sono stati evidenziati i risultati della
collaborazione con l'associazione italiana contro leucemie,
linfomi e mieloma a sostegno dei pazienti ematologici e della
ricerca scientifica. Dai dati forniti nell'occasione, risulta
come nel 2023 sono stati circa 2.000 i trapianti allogenici da
donatore e 3.500 quelli autologhi, mentre dal 2019 oltre 900
sono state le procedure di terapia cellulare Car-T.
"L'istituzione, a partire dal 2025, della giornata nazionale del
paziente trapiantato di cellule staminali, è il segno della
sempre maggiore attenzione verso i nostri pazienti - dichiara
Massimo Martino, presidente Gitmo e direttore del centro
trapianti midollo osseo e direttore ad interim di Ematologia al
dipartimento Oncoematologico e radioterapico Grande Ospedale
Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria -
L'obiettivo è quello di accendere i riflettori non solo sui
tumori del sangue ma su tutti gli aspetti che riguardano la
qualità di vita e la quotidianità del paziente trapiantato e
possibilmente guarito".
"Il rientro a casa - afferma Giuseppe Toro, presidente nazionale
Ail - pone numerosi problemi: dall'alimentazione all'igiene
personale, dagli animali domestici presenti in casa
all'assunzione dei farmaci; dalla sessualità al rientro al
lavoro o a scuola, dalle vaccinazioni alle vacanze, fino alla
necessità o meno di supporto psicologico. Ail si è confrontata
su questi problemi e, come sempre, ha trovato insieme a Gitmo,
gruppo con il quale collabora da molti anni, un punto
d'interesse comune sulla necessità di accendere i riflettori
sulla figura del paziente trapiantato".
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