Da 150 a più di 350 milioni. In
soli vent'anni nel mondo le persone affetta da diabete sono più
che raddoppiate. E le previsioni per il prossimo quinquennio non
sono certo rassicuranti. L'Organizzazione mondiale della sanità
stima una crescita dei pazienti fino a 600 milioni entro il
2030.
Cinquecentomila sono le persone con diabete che vivono nella
regione Campania (6 milioni in Italia). Di fronte a questi
numeri e nella consapevolezza della difficile sfida che il
diabete rappresenta per il Sistema sanitario nazionale e per
quelli regionali, il Coordinamento delle associazioni di
pazienti diabetici campani con la referente Fabiana Anastasio,
promuove il secondo incontro delle Federazioni di pazienti della
macroarea del Sud Italia.
Appuntamento il domani 3 maggio e sabato 4 maggio, a partire
dalle ore 9:00, al Renaissance hotel mediterraneo di Napoli.
Coinvolti oltre ai pazienti i rappresentanti del mondo
istituzionale e sanitario.
Al centro della due giorni congressuale la costruzione della
Rete diabetologica che, sulla base dalle indicazioni delle linee
guida delle società scientifiche e del Piano nazionale del
diabete, disciplini i percorsi in modo da ottimizzarne funzioni
e risultati.
"La patologia diabetica - afferma Fabiana Anastasio, presidente
del Coordinamento delle associazioni diabetici della Campania -
investe oltre che il paziente, la famiglia, le strutture
sanitarie, l'assistenza ed il mondo del lavoro. Paradigma della
cronicità, deve essere affrontata con una corretta informazione
sulla necessità di un adeguato stile di vita ed una presa in
carico strutturata, tempestiva, efficace ed efficiente".
I numeri crescenti della popolazione diabetica e l'enorme
aggravio dei costi clinici dovuti ad una inefficace gestione
rischiano di rendere, nei prossimi anni, insostenibile lo sforzo
finanziario necessario a garantire a tutte le persone
l'assistenza.
"Per vincere questa sfida - prosegue Anastasio - è fondamentale
un'alleanza forte tra istituzioni, chi cura la malattia e chi ha
la malattia. Questo lo scopo dell'incontro da cui vorremmo
scaturisse un documento d'intenti condiviso sulle azioni da
porre in essere".
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