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In evidenza
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In collaborazione con #Giffoni54
"La mia infanzia ha
influenzato il mio carattere, il mio modo di prendere le cose.
Il passato condiziona il presente, ma non deve condizionarti
anche il futuro. Vado in analisi da dieci anni e senza di essa
non avrei potuto godere delle cose che mi succedono. Io ormai
penso al futuro, non più al passato anche se mi ha segnata". Lo
dice dal palco di Giffoni Ema Stokholma, dj, conduttrice
radiofonica e televisiva, scrittrice e presto nella serie
televisiva targata Prime Video Vita da Carlo, in cui vestirà i
panni di una conduttrice radiofonica.
E quale frase direbbe alla se stessa del passato che sta
vivendo il momento peggiore della sua vita? "Ho vissuto in un
ambiente molto violento e abusante, ero depressa e ansiosa da
bambina, però in fondo sapevo che quello che mi stava succedendo
non era normale, forse il mio lato francese mi spingeva a
desiderare di rivoluzionare le cose. Se dovessi tornare indietro
direi alla me adolescente: hai ragione, tieni duro, vai,
lasciati andare, ne vale la pena" risponde Stokholma.
Non mancano le analogie con le storie personali dei giffoner,
che apertamente, seppur con un velo di emozione, ci tengono ad
arricchire il dibattito con le loro testimonianze: "È difficile
accettare a livello familiare che non è colpa nostra e bisogna
allontanarsi da certe situazioni per prendere strade diverse.
Come è stato per te? Come si supera il senso di colpa?". "Si può
sempre scappare, si deve scappare - replica Stokholma - e non si
possono risolvere le questioni con persone abusanti e violente,
che probabilmente non cambieranno mai. Sono scappata di casa che
ero giovanissima, la prima volta avevo sei anni, la seconda
otto, finché un giorno non ce l'ho fatta davvero. Quando è
successo avevo ancora bisogno di affetto, di educazione. Ero
un'adulta spezzata, ma ero libera. Scappate, non cercate di
risolvere le situazioni. Non cercate di farvi capire, non
cercate l'aiuto da queste persone, andate via e rivolgetevi a un
professionista, perché da queste situazioni non se ne esce da
soli".
Sui social condivide anche la sua passione per l'arte:
"Dipingere è la cosa che mi fa sentire più centrata in
assoluto", dice. In merito alla versatilità che la
contraddistingue, Stokholma ripercorre la sua carriera
rimarcando quanto sia stato complicato farsi prendere sul serio
in un mondo dello spettacolo che tende ad essere a compartimenti
stagni: "Inizialmente è stato difficile, quando fai tante cose
si chiedono se sei davvero brava o se stai solamente cercando la
tua strada. Io non ascolto solo un genere musicale, non vedo un
solo film, mi piace spaziare. Il mio lavoro è come una scuola,
richiede un aggiornamento continuo. Più cose faccio, più imparo
e più mi diverto".
In collaborazione con #Giffoni54
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