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In evidenza
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In collaborazione con #Giffoni54
C'è posto anche per la
musica a Giffoni54. Nella sala blu, per i giffoner della sezione
Impact!, ospiti Maninni e Moreno. Il primo, reduce dalla sua
prima volta al Festival di Sanremo, dove con la ballad
'Spettacolare' si è fatto conoscere dal grande pubblico. Il
secondo invece, ancora ben saldo nella memoria del pubblico
mainstream per la sua vittoria nel talent show Amici di Maria De
Filippi, edizione 2013, e riconosciuto dai più come il primo
artista a sdoganare l'arte del rap freestyle in un contesto come
quello televisivo. Con i ragazzi e le ragazze di Giffoni,
Maninni e Moreno si sono lasciati andare a curiosità sulle
rispettive carriere, senza risparmiare dettagli intimi e
personali, quelli che rimangono fuori dai riflettori dello
spettacolo, con momenti di ironia e divertimento.
Un ritorno per Maninni: il cantautore, come ha ricordato egli
stesso, lo scorso anno fu ospite del Giffoni Music Concept,
portando in piazza Lumière la sua musica. "Lo scorso anno ebbi
l'occasione di suonare davanti a persone incredibili - ha
ricordato l'artista, da poco tornato nell'airplay radiofonico
con il suo ultimo singolo 'Amore gourmet' -. Questa volta mi
sento qui in veste di 'professore' per parlare con tutti voi.
Nonostante il contesto diverso, è sempre bello tornare a
Giffoni". Prima volta invece per Moreno, che alla platea di
Impact! ha detto: "Non è un luogo comune: credo fermamente che i
giovani siano il futuro. È grazie a voi, al vostro supporto, che
continuiamo a cantare. Il vostro giudizio è per noi
fondamentale".
Diversi sono stati i temi trattati da Maninni e Moreno con i
partecipanti all'incontro: dal supporto familiare, in un
mestiere tanto affascinante quanto complesso come quello del
musicista, alla musica che passa sulle piattaforme e in
televisione. Tra i temi più caldi, anche per il mondo della
discografia stessa, quello dell'intelligenza artificiale.
Maninni, a questa nuova e possibile maniera di produrre musica,
aprirebbe una porta: "È un mezzo che potrebbe venirci incontro
nella creazione, in pochi secondi, di una base. A patto che
resti uno spunto da cui partire. C'è poi tanto altro, la
costruzione di una canzone che arriva dall'istinto, dallo
stomaco, e quello l'intelligenza artificiale non te lo può dare.
Gli aspetti positivi ci sono, può essere di grande sostegno, ma
bisogna stare attenti e non perdere di vista la verità quando si
fa musica". Più critico sul tema, invece, Moreno: "Mi dà l'idea
di qualcosa che va a sostituire anche del lavoro di persone,
professionisti imprescindibili per chi fa musica. C'è bisogno di
quell'errore nella scrittura di una canzone, c'è bisogno della
ricerca di qualcosa intorno che ci liberi da un blocco. Credo
che si cerchi sempre un po' di agevolarsi, come nel caso
dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, però è necessario
vivere e sentire le cose per poi portarle in musica".
In collaborazione con #Giffoni54
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