Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con #Giffoni54
"Non dovete mai
perdere di vista cosa desiderate né dimenticare il proprio
'ikigai' (lo scopo della vita). Il fallimento accade, ma ci
rende più forti e ci migliora, bisogna semplicemente
attraversarlo e reindirizzarci verso ciò che amiamo davvero". A
Giffoni è tempo del Premio Oscar Jonathan Wang, uno dei
produttori più rispettati dell'industria cinematografica
contemporanea, che riconosce subito come le "giovani generazioni
facciano sempre domnde intelligenti".
Wang è il collaboratore e produttore di lunga data del duo di
registi Daniels. Tra i suoi lavori più riconosciuti soprattutto
"Everything Everywhere All at Once" (2022, distribuito in Italia
da I Wonder Pictures), culminato con la vittoria dell'Oscar per
il miglior film alla 95/a edizione degli Academy Awards.
Iniziando con la produzione di video musicali, Wang ha prodotto
numerose clip pluripremiate, inclusi progetti per Bob Dylan,
Beyoncé e Jay-Z. Wang. "Fare il produttore vuol dire un po' fare
il direttore d'orchestra, cercando di tirare fuori il meglio
dagli altri". Da ex musicista, aggiunge: "La scelta di una buona
colonna sonora è come preparare un pasto perfetto con gli
ingredienti giusti". È poi passato ai lungometraggi nel 2015 con
il suo debutto "Swiss Army Man", presentato in anteprima al
Sundance 2016 e ha vinto l'U.S. Dramatic Directing Award.
Il momento della folgorazione e, quindi, della collaborazione
coi Daniels, fino al successo clamoroso: "Non serve fare tutto
da soli quanto lavorare con persone affini. Ho iniziato
imparando da loro e loro da me e abbiamo imparato a nostra volta
a girare scene senza la necessità di utilizzare dialoghi". Da
allora Wang ha prodotto numerosi film rivoluzionari, tra cui il
film di maggior incasso di tutti i tempi, "Everything Everywhere
All At Once", che ha vinto sette Academy Awards nel 2023. "Molti
film non sono buoni film perché il focus è sul pubblico, quindi
l'occhio non punta sulla qualità, ma sui numeri. I giovani sono
in grado da soli di riconoscere cosa sia cool". La sua capacità
di sostenere progetti audaci e di lavorare efficacemente con
diversi team creativi ha consolidato la sua reputazione come uno
dei produttori più versatili: "È inevitabile dire dei no quando
il progetto non è entusiasmante. quando scelgo un lavoro penso
al cambiamento che vorrei nel mondo, alle emozioni che suscita.
Il segreto in questo mestiere è mantenere sempre un certo
equilibrio. Bisogna essere, comunque, gentili".
Noto per la sua capacità di creare film innovativi e di
grande impatto emotivo, ha ricevuto elogi per la sua originalità
e la sua esplorazione dei temi dell'amicizia e dell'isolamento,
indagando anche nelle relazioni intergenerazionali. "Affrontare
il problema senza necessariamente trovare una soluzione, ma
semplicemente parlandone". Di una cosa, però, è certo: "Il modo
giusto di affrontare i problemi non è faccia a faccia, ma spalla
a spalla, ovvero camminando affianco. Credo sia questo il
segreto per fare in modo che non ci sia scontro o competizione,
ma assoluta collaborazione". Film considerati "fuori dagli
schemi" che hanno riscosso un grande successo. "La maggior parte
dei produttori dimentica stupidamente il motivo per cui andiamo
al cinema: distrarci, evadere e non per arricchire le loro
tasche".
In collaborazione con #Giffoni54
Ultima ora