Fino al 31 dicembre 2023 in
Campania vi erano 7.330 detenuti. Al 23 aprile 2024, sempre in
Campania, si contano 7.573 detenuti, di cui 377 donne, su 5.645
posti regolari. Alla stessa data risultano 179 detenuti in
semilibertà. E ancora, la Campania è la seconda regione per
indice di sovraffollamento, la prima è la Lombardia con 8.944
detenuti su 5.827 posti regolarmente disponibili. Per un totale
di 61.373 detenuti presenti in Italia su 47.018 posti
regolarmente disponibili. Sono alcuni numeri forniti da Samuele
Ciambriello, Garante delle persone sottoposte a misure
restrittive della libertà personale della Regione Campania. Dati
resi noti nella sede del Consiglio regionale nel corso della
presentazione della Relazione Annuale 2023 che si avvale della
collaborazione dell'Osservatorio regionale sulla detenzione. Una
fotografia 'impietosa' con situazioni di sovraffollamento,
detenuti con doppia diagnosi, tossicodipendenti, assenza di
psichiatri e psicologi e tasso di suicidi venti volte superiore
a quello delle persone libere.
In Campania fino al 24 marzo sono presenti per una pena
inflitta: 44 detenuti con pena fino a 8 mesi, 109 detenuti con
pena fino a 1 anno, 254 detenuti con pena da 1-2 anni. Alla
stessa data risultano 503 detenuti con un residuo di pena fino a
8 mesi, 840 fino a 1 anno, 956 con residuo pena da 1-2 anni. Per
un totale di 2.706 detenuti con pena residua. La metà dei
detenuti deve scontare meno di due anni "Basterebbe per questi
ultimi applicare le misure alternative previste dal nostro
ordinamento per sopperire al sovraffollamento carcerario nella
nostra regione" ha commentato Ciambriello.
Dall'inizio dell'anno - secondo i dati diffusi da Ciambriello -
vi è un incremento negli Istituti penali minorili. Secondo dati
più recenti, a Nisida sono presenti 66 ristretti e ad Airola 29.
E poi un dato molto significativo: in Campania nel 2023 (secondo
dati del Ministero delle Finanze) la Corte di Appello di Napoli
ha emesso 43 ordinanze di pagamento per ingiusta detenzione con
un importo totale di 955.099 euro, la Corte di Appello di
Salerno ha emesso 16 ordinanze con un importo totale di 761.394
euro.
"Io e il mio staff lo scorso anno abbiamo incontrato 1.542
detenuti, abbiamo fatto interventi sanitari, alla direzione
delle carceri, ai magistrati di sorveglianza e personalmente ho
scritto dodici volte alle Procure della Campania" ha aggiunto
Ciambriello "Ecco, la missione di un Garante è vigilare perché
alla persona che sbaglia deve essere tolto il diritto alla
libertà ma non il diritto alla dignità. Questo è importante. Il
diritto alla dignità passa attraverso il diritto al lavoro, alla
formazione, alle relazioni umane e affettive, alla possibilità
che queste persone nelle carceri abbiano spazi dignitosi.
Abbiamo detenuti che nell'80% dei casi in Campania passano 20
ore nelle celle. Questo non è rieducare, è punire". All'incontro
anche Maurizio D'Ettore Garante nazionale dei diritti delle
persone private della libertà, Francesco Chiaromonte magistrato
di sorveglianza al Tribunale di Napoli.
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