Centinaia di persone hanno
partecipato stasera alla manifestazione contro gli abbattimenti
organizzata ad Ischia organizzata dal coordinamento dei
'Comitati a Difesa del Diritto alla Casa' della Campania. I
manifestanti hanno attraversato le strade principali del comune
isolano capoluogo in un corteo partito simbolicamente dal
piazzale antistante la sezione isolana distaccata del Tribunale
di Napoli e giunto a piazza Antica Reggia, dinanzi al municipio
ischitano , dove erano presente diversi sindaci isolani e quello
di Procida.
Qui i promotori dell'iniziativa hanno tenuto un comizio con
la testimonianza di Mariagrazia, proprietaria di una casa
destinata ad essere demolita nelle prossime settimane e che ha
chiesto ai sindaci "Dove andrò a vivere quando la mia casa sarà
abbattuta dalle ruspe ?".
Sull'isola, dove sarebbero oltre 10 mila le abitazioni con
difformità edilizie, è stato completato l'iter giudiziario e
burocratico che porterà alla demolizione di diversi edifici nei
prossimi mesi e molti altri dovrebbero essere abbattuti in
seguito.
Gli organizzatori della manifestazione hanno sottolineato
che, nella maggioranza dei casi, quelli destinati ad essere
abbattuti sono i cosiddetti "abusi di necessità", case edificate
per finalità abitative e non speculative, visto pure che a
Ischia da decenni non vengono realizzate opere di edilizia
popolare.
Unanime è stata la richiesta di una soluzione politica alla
vicenda, con un decreto ad hoc per bloccare le ruspe, condivisa
anche dai sindaci presenti: "C'è disperazione nei vostri occhi e
nei nostri cuori ma non c'è contrapposizione tra amministratori
e cittadini e nessuno di noi può giustificare la demolizione di
una casa di povera gente; le proteste vanno fatte dinanzi ai
palazzi dove si decide il nostro futuro, a Roma come a Napoli,
lì dobbiamo portare la nostra voce e tutti i sindaci ischitani
uniti rappresenteranno i bisogni degli isolani: serve una
proposta di legge per fermare le ruspe e difendere le prime
case" ha detto nel corso del suo intervento Enzo Ferrandino,
sindaco di Ischia a cui ha fatto eco Dionigi Gaudioso, sindaco
di Barano e consigliere della Città Metropolitana di Napoli che
ha ribadito la necessità di sollecitare una soluzione
legislativa al problema e che veda il coinvolgimento di tutte le
forze politiche
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