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Ucciso nel Napoletano: Acli Beni Culturali,no a spirale violenza

Ucciso nel Napoletano: Acli Beni Culturali,no a spirale violenza

Gallifuoco,decisioni rapide, non possiamo più andare avanti così

NAPOLI, 05 novembre 2024, 12:21

Redazione ANSA

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"Non è difficile per noi biasimare l'inadeguatezza dell'intervento del governo riguardo l'ordine pubblico nella nostra città, considerate le numerose denuncia sollevata da più parti sulla questione" dice Pasquale Gallifuoco, responsabile delle Acli Beni Culturali Napoli commentando l'uccisione del giovane Santo Romano a San Sebastiano al Vesuvio. Secondo Gallifuoco "è giunto il momento di prendere decisioni rapide e di recuperare immediatamente la consapevolezza che non possiamo più andare avanti in questo modo".
    "La nostra città, abbandonata a se stessa - continua il presidente di Acli Beni Culturali - ospita migliaia di visitatori che, al pari dei cittadini comuni, sono pericolosamente esposti a questa assoluta mancanza di sicurezza con carenze di organico. "È necessario dividere le responsabilità tra chi è incaricato delle azioni di controllo e deterrenza e chi è responsabile della costruzione di quel tessuto connettivo che, attraverso dialogo e interazione tra operatori dell'ordine pubblico e cittadini corresponsabili, possa creare un circuito virtuoso". "Abbiamo sempre denunciato - afferma Gallifuoco - che i progetti di prevenzione e recupero dei soggetti più a rischio erano spesso finalizzati a creare canali di clientelismo fini a se stessi, senza alcuna analitica considerazione dei fenomeni di devianza e conseguente coinvolgimento e sperimentazione di reale ed opportuno inserimento e di ritorno civico e sociale. Questa città così complessa, dai confini così vasti, che da Caserta a Pompei , in una realtà totalmente urbanizzata vede muoversi 3 milioni di cittadini, non può essere governata con procedure e percorsi mai ben definiti e non adattati alla particolare realtà".
    "In questo momento in cui la città vive con il fiato sospeso, aderiamo con tutto il nostro impegno alla buona riuscita della manifestazione di sabato prossimo, 9 novembre, in piazza Cavour, e vogliamo che questa esperienza si replichi in tutte le realtà della città, in particolar modo nelle zone periferiche". "Dopo la passerella dell'Esecutivo a Caivano - conclude il presidente delle Acli Beni Culturali Napoli - trascorso il tempo necessario, si può valutare il limite dell'operazione. I fatti recenti non hanno fatto registrare presenze importanti e questo ci preoccupa ulteriormente, facendo ritenere che il complesso problema dell'ordine pubblico in questa città non sia stato ben compreso.
    Il prefetto prenda atto che non vi è più tempo per tentare di interrompere questa spirale di violenza e metta in campo ogni iniziativa necessaria. Il nostro appello va ai soggetti più attivi e responsabili della città, terzo settore e Chiesa, affinché attivino il massimo della loro capacità di sollecitazione, di correlazione, di programmazione e attuazione progettuale per auspicate risposte".
   

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