Otto gol per un pari stratosferico,
una partita degna delle migliori di Premier e Liga. Inter e Juve
rendono orgogliosa la serie A con un pari d'altri tempi, ma a
godere è soprattutto il Napoli che si invola in fuga con +4 e +5
sulle scintillanti protagonisti del derby d'Italia. Vantaggio
Juve, sorpasso e controsorpasso in un primo tempo memorabile.
Poi l'Inter si invola, Di Gregorio evita con abilità il 5-2. Ma
Thiago Motta si gioca il jolly Yildiz, esce Vlahovic e la Juve
trova la doppietta del campioncino, definito erede di Del Piero.
Finisce 4-4 con un calcio champagne che dà lustro alla serie A.
A quota 16, con la Fiorentina che in serata asfalta la Roma di
Juric (5-1) ci sono altre tre in piena zona Champions.
L'Atalanta, che ha maramaldeggiato contro un Verona in piena
regressione; l'Udinese, che ha ripreso la marcia dopo la frenata
di 3 punti in 4 gare, e la Lazio di Baroni, che dispone
facilmente di un Genoa in disarmo, anche in assenza di capitan
Zaccagni. Apre il suo sostituto dell'ultima ora, Noslin, poi
chiudono i giochi i due veterani Pedro e Vecino. Pecchia
festeggia in parte il rinnovo di contratto con un punto in
rimonta contro l'Empoli, che ha perso un po' la freschezza delle
prime giornate. Nella battaglia in zona salvezza punto della
speranza del Venezia che va due volte in vantaggio sul Monza,
che poi rimonta, rimane in dieci ma difende il pari. Al Franchi
la Fiorentina travolge 5-1 la Roma, Juric assiste attonito a un
crollo verticale e aspetta di sapere cosa pensa e decide la
societa'.
Derby d'Italia dal sapore antico al Meazza. Mancano veleni e
ripicche di un tempo, c'e' grande fairplay, l'Inter fa pesare il
suo organico migliore, la Juve risponde con la qualita' di
Yildiz. Cominciano bene gli ospiti con Conceicao, ma Danilo
scalcia Thuram e Zielinski sostituise Calhanoglu anche nella
freddezza dal dischetto. Furente la reazione bianconera che in
10' ribalta il risultato con Vlahovic, su iniziativa di Cabal, e
con Weah su assist di Conceicao. Ma l'Inter ha animo e qualità:
sinistro impeccabile di Mkhtaryan, bis su rigore di Zielinski su
fallo di Kalulu. Nella ripresa i nerazzurri azzannano i
bianconeri per il colpo del ko: lo trova Dumfries, poi Di
Gregorio riscatta alcune incertezze salvando su Barella e
Dimarco, altri gol li sfiorano DeVrij e Dimarco. Quando la Juve
sembra in ginocchio entra Yildiz, inventa il 4-3, si mangia il
pari che trova poco dopo. Un impatto devastante, dovuto anche
alle illuminanti scelte in panchina di Motta. L'Inter mastica
amaro, ma la Juve merita il pari in un 4-4 grande spot per il
calcio italiano.
Baroni, arrivato in punta di piedi a Roma, sembra avere la
bacchetta magica: la squadra ha gioco, identità, è un mix di
giovani ed esperti che il tecnico ruota a piacimento, sempre con
gli stessi risultati. Sei vittorie nelle ultime sette gare, col
ko di misura con la Juve. Il Genoa, in attesa di Balotelli, è
una formazione in difficoltà, che va sotto con un acuto di
Noslin sulla solita sgroppata di Nuno Tavares, il miglior
acquisto del mercato. Poi controlla per riprendere quota ed
evitare un finale in sofferenza. Oltre a Tavares e Guendouzi, a
mettere il sigillo alla gara e' Pedro, al quarto gol in cinque
gare. Il posticipo della nona giornata conferma che la
Fiorentina ha trovato la sua strada: dopo i 6 gol di Lecce e i 4
in Europa League, ne fa 5 alla Roma, con Kean protagonista
(doppietta) e Bove in gol senza esultare, dopo aver procurato il
rigore del 2-0 e fornito l'assist del 3-1. Nella Roma non si
salva nessuno, ora scatta il processo a Juric.
In zona salvezza ad essere messe peggio, insieme a Genoa e
Lecce, c'è il Venezia che e'l'unica che muove la classifica, ma
perde l'ennesima occasione propizia. Il Monza recupera due volte
nel primo tempo, poi resta in dieci ma i veneti non decollano.
Pari anche tra Parma-Empoli, la sfida tra giovani che si sono
messi in luce nelle prime nove giornate. Autogol di Coulibaly
lancia i toscani, Charpentier agguanta il pari, poi Bonny
sbaglia il rigore che avrebbe lanciato gli emiliani.
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