/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ad Amalia De Simone il Gran Prix International Prison Movie

Ad Amalia De Simone il Gran Prix International Prison Movie

Documentario reporter partenopea si aggiudica festival polacco

NAPOLI, 11 ottobre 2024, 17:40

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

È andato alla giornalista Amalia De Simone il Gran Prix dell'International Prison Movie Award svoltosi ieri sera in Polonia. Presente alla cerimonia, che si è svolta al Teatro della Filarmonica di Olzstyn, anche il viceministro della Giustizia polacca, Maria Ejchart.
    Il festival cinematografico, giunto alla sua 12esima edizione, presenta film e documentari incentrati sul tema del carcere, i cosiddetti prison movie. La giornalista napoletana si è aggiudicata il prestigioso premio, assegnato "al miglior film del Festival", con il documentario "La Madre" realizzato interamente nella sua città.
    "La Madre - ha spiegato l'autrice e regista - racconta storie criminali e di salvezza che ruotano intorno ad un fazzoletto di territorio del centro antico di Napoli, dove si sono affrontate bande di camorra formate da ragazzini e dove per un periodo, grazie alle attività promosse dal Museo Madre, sotto la direzione di Laura Valente, quei ragazzini sono stati sottratti alla strada. Così parliamo di ragazzini e delle madri che possono diventare istigatrici del male o via di salvezza".
    "Ringrazio questo evento, unico al mondo - ha proseguito la reporter partenopea - perché permette di parlare di carcere e ci permette di riflettere su chi sta dalla parte del torto raccontando storie che altrimenti resterebbero ignorate".
    Con la De Simone, a salire sul palco del teatro della Filarmonica di Olzstyn, anche la giornalista Simona Petricciuolo che ha collaborato al film.
    "Il festival è diventato un appuntamento importante e unico nel panorama internazionale - ha detto Magdalena Socha, direttrice e anima dell'International Prison movie - . Questo documentario pieno di passione oltre che importante lavoro giornalistico, ci offre uno sguardo sul reinserimento sociale, sul ruolo della cultura e l'accettazione dell'altro. La giuria lo ha votato all'unanimità".
    In questi giorni "La Madre" è stato proiettato al cinema e all'Università di Olzstyn e Elbląg.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza