"Su di me in panchina al Milan non
posso farci niente. Se avessi avuto contatti diretti con queste
persone sarebbe stata una cosa grave, ma non sono persone che
conosco, sono gradimenti da tifoso e quindi mi fa piacere visto
anche che ho allenato Inter e Juventus". Lo ha detto il tecnico
del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa rispondendo a una
domanda sulla delusione di tifosi, poi arrestati, del Milan che
lo volevano sulla panchina rossonera questa estate.
"Ho letto degli arresti a Milano - ha detto Conte - ma non so
benissimo la situazione e diventa difficile esprimersi perché
non sarei corretto. Dico che il calcio è felicità e
condivisione, il motore è la sana passione del tifoso che non va
mai dimenticata, poi dobbiamo pensare a fare del nostro meglio
nel calcio che deve essere gioia per tutti e va tutelato e
protetto".
Conte ha risposto anche sulla differenza degli stadi in
Italia rispetto ad altri Paesi, con tifosi meno vicini al
rettangolo verde: "Noi in Italia - ha detto - siamo un po'
lontani da Paesi come l'Inghilterra dove ho lavorato in uno
stadio di proprietà del club come il centro sportivo. Sono
elementi fondamentali per la crescita del club, in città piccole
ho visto centri sportivi splendidi delle squadre. Anche in
Italia si devono fare delle situazioni così. Stadi come
Maradona, San Siro, l'Olimpico fanno parte della storia, sono
conosciuti in tutto il mondo, ma va trovato il modo in cui
possano diventare più accoglienti. Sul cambiare totalmente non
sono favorevole: quando cominciai a giocare dicevano 'se non
giochi a San Siro non diventi calciatore mai davvero'. Sono
strutture che possono essere migliorate ma mi dispiacerebbe se
diventassero pezzi di museo non più usati".
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