Il Tar Piemonte ha accolto il ricorso presentato da un tifoso napoletano - che aveva acquistato il biglietto per assistere alla partita Juve-Napoli con il figlio - contro il divieto di trasferta deciso dal prefetto di Torino per il match in programma alle 18.
Nel provvedimento del Tar si legge, tra l'altro, che l'ordinanza del prefetto "consegue a scontri intervenuti tra tifoserie contendenti diverse da quelle coinvolte nell'incontro calcistico in questione". Non è chiaro, tuttavia, se il decreto del Tar abbia una valenza generale, riguardi cioè tutti i tifosi, poichè il ricorso viene accolto "vista la personalità professionale del genitore ricorrente ed anche il suo isolamento con il figlio, non costituente un gruppo organizzato che potrebbe invece unitariamente fomentare risse tra tifoserie" e vista "l'incedibilità dei biglietti".
Juve-Napoli: legali, dopo il Tar prefetto di Torino intervenga
Il decreto del Tar Piemonte che ha annullato il divieto di trasferta a Torino per un tifoso napoletano ed il figlio che avevano fatto ricorso "non chiarisce in maniera univoca se la misura cautelare spieghi effetti nei confronti dei soli ricorrenti ovvero se operi erga omnes". Lo sostengono gli avvocati Erich Grimaldi e Luca Rubinacci, che hanno presentato il ricorso per conto del tifoso e che ora hanno trasmesso un'istanza al prefetto per le "innumerevoli richieste da parte dei tifosi presenti all'esterno dello stadium, a tutela anche dell'ordine pubblico". "La diffusione sugli organi di stampa del provvedimento - affermano i due legali - sta generando una notevole incertezza nei tifosi presenti a Torino, il che consiglierebbe un intervento da parte della Prefettura, se del caso in autotutela, finalizzato a consentire l'ingresso all'Allianz Stadium da parte di tutti i possessori di biglietto annullato in base all'ordinanza contigibile ed urgente del 20 settembre 2024".
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