Per la prima volta il G7 della
Cultura vede intorno a un tavolo oltre ai ministri dei sette
Grandi, anche i leader dell'Unione africana, del G20 e delle
principali Organizzazioni internazionali impegnate in programmi
di assistenza in campo culturale. Lo ha sottolineato il ministro
della Cultura, Alessandro Giulia aprendo i lavori della giornata
di chiusura del G7 Cultura a Napoli.
"Credo che le nostre istituzioni culturali possono fare molte
cose insieme, per contribuire a valorizzare artisti, autori e
imprenditori culturali del Continente nei mercati dell'arte,
dell'editoria, del cinema, dello spettacolo" ha detto rivolto ai
vertici dell'Unione africana che Giuli ha ringraziato "per
avere voluto essere qui con noi: il Ministro della Cultura,
delle Arti e della Comunicazione della Mauritania Meddou, che
detiene la presidenza e la Commissaria Cessouma, competente per
la cultura". Il ministro italiano ha anche ringraziato la
ministra della cultura del Brasile Menezes e il vie ministro
della Cultura dell'India Chawla per la loro partecipazione, in
rappresentanza della Presidenza del G20 attuale e precedente, il
direttore generale aggiunto dell'Unesco e la direttrice generale
dell'Iccrom e la ministra della cultura della Grecia Lina
Mendoni. "Noi Italiani consideriamo i Greci come nostri fratelli
maggiori. Condividiamo le comuni radici culturali e l'apertura
al dialogo con le altre civiltà del Mediterraneo. Siamo i ponti
naturali verso l'Africa" ha detto Giuli.
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