Napoli e Bologna hanno "tante cose
in comune e tante cose da fare insieme". Parola del sindaco di
Napoli, Gaetano Manfredi, che in questi giorni con alcuni suoi
assessori è in missione istituzionale a Bologna per confrontarsi
con il sindaco Matteo Lepore e la sua giunta su politiche
educative, inclusione sociale ed educazione ambientale.
"Sia Bologna sia Napoli stanno investendo sulle
rigenerazioni urbane dei proprio quartieri - dice Lepore -.
Questa mattina con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, siamo
stati nell'area di via Casarini al Ravone, undici ettari che il
Comune ha appena espropriato e dove realizzeremo un grande parco
urbano. Abbiamo visto gli interventi ai Giardini Margherita e
vedremo i caseggiati Acer di via dello Scalo. Stiamo lavorando
su tanti i temi che riguardano i giovani, che per noi sono la
priorità, l'abitare e la riduzione delle disuguaglianze nelle
nostre due città. Continuiamo a lavorare su questo scambiandoci
anche dei progetti". Tra i primi progetti condivisi, anche uno
scambio tra 15 ragazzi di Napoli e 15 di Bologna, tra fine
ottobre e fine novembre.
"Nelle grandi trasformazioni urbane, Bologna e Napoli hanno
una visione che non riguarda solo i luoghi fisici ma anche la
trasformazione sociale, dei modi di vivere e lavorare - conferma
Manfredi - . Se pensiamo solo ai luoghi fisici e ci
dimentichiamo di quelle che sono le persone e le comunità, alla
fine questi cambiamenti sono destinati a fallire. Lo abbiamo
visto anche a Napoli".
Un'attenzione particolare Lepore e Manfredi la mettono sui
giovani. "Dopo fatti di via Piave ci siamo detti quanto
l'esperienza di Napoli sia importante - osserva Lepore - perché
dobbiamo lavorare per prevenire la violenza giovanile e dare
fiducia ai nostri ragazzi con progetti adeguati. Bologna e
Napoli lavoreranno insieme su questo".
Donne e giovani saranno al centro anche del "cambiamento
della società" che vuole imprimere anche il sindaco Manfredi a
Napoli, "coinvolgendo le persone" e non calando dall'alto grandi
progetti, poi destinati a naufragare. "Noi abbiamo bisogno di
costruire una proposta tipica delle forze progressiste e
condivisa dalla gente - aggiunge - . Abbiamo bisogno di modelli
più partecipati, contaminati e condivisi possibili. Senza
l'energia positiva delle persone, i grandi progetti non vanno
avanti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA