L'effetto incentivi, che aveva
portato le immatricolazioni in Italia a crescere del 15% in
giugno e del 4,7% in luglio, pare essersi completamente dissolto
con un risultato che, rispetto ai livelli ante-crisi, cioè
rispetto ad agosto 2019, accusa una contrazione di ben il 22,5%.
Il consuntivo dei primi otto mesi dell'anno presenta un calo
del 18,5% sul 2019. Lo sottolinea il Centro Studi Promotor.
"I livelli del 2019 - spiega - sembrano restare un miraggio
per il mercato italiano e sono invece il primo obiettivo da
superare. Le immatricolazioni nel 2019 erano infatti attestate
su livelli non sufficienti per assicurare la regolare
sostituzione delle auto più vecchie con la conseguenza di far
crescere l'età media del parco circolante. Stupisce il fatto che
resta ancora inutilizzato il 67,9% dello stanziamento per gli
incentivi all'acquisto di auto con emissioni di CO2 da 21 a 60
grammi al chilometro e soprattutto il 32,3% dello stanziamento
per le auto a combustione interna (cioè per le auto
tradizionali) con emissioni di CO2 da 61 a 135 grammi al
chilometro, stanziamento che in precedenti campagne veniva
bruciato in pochi giorni. Questa è la prova più lampante della
crisi del mercato dell'auto, che sembra destinato a ristagnare
(in Italia, ma anche nel resto dell'Unione Europea) su livelli
mediamente inferiori di almeno il 20% rispetto al 2019". Quanto
all'effetto degli incentivi sulle elettriche "la quota pari al
3,6% era salita all'8,3% per scendere nuovamente in luglio al
3,4% e al 3,7% in agosto. Livelli questi molto lontani da quelli
medi dell'Unione Europea".
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi
Promotor, i dati di agosto confermano "la situazione di grave
difficoltà per il mercato dell'auto italiano penalizzato dai
forti aumenti dei prezzi delle auto e da una transizione
energetica che si rivela sempre più difficile. Magra
consolazione è il fatto che difficoltà analoghe incontrano gli
automobilisti degli altri paesi dell'Unione europea. E' del
tutto evidente che occorre rivedere la politica per l'auto anche
a livello di Unione europea".
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