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In evidenza
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In collaborazione con Comune di Corigliano Rossano
"L'Amministrazione
comunale di Corigliano-Rossano aderisce alle manifestazioni dei
prossimi giorni finalizzate ad impedire la realizzazione di
impianti eolici cosiddetti 'offshore' nel nostro mare, con la
previsione di decine di pale galleggianti da installare
all'orizzonte". Lo afferma, in una nota, il sindaco di
Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
"L'eolico - aggiunge - è un'energia rinnovabile preziosa
nell'ambito del percorso di riconversione energetica e la
decarbonizzazione del continente. Percorsi che condividiamo in
pieno. Tuttavia, come storicamente succede, anche in questi
percorsi si innestano meccanismi discriminatori ed iniqui nei
confronti dei territori e delle comunità. Si tratta di impianti
che non garantiscono nessuna forma di occupazione o
compensazione seria e, quindi, nessuna prospettiva di sviluppo
come ricaduta positiva sul territorio, i quali però produrranno,
fortunatamente da fonte rinnovabile, energia da consumare
altrove. Come è noto, infatti, la Calabria ha già un bilancio
energetico in attivo. Se sotto il profilo tecnico questo schema
non ha alcun senso (trasportare l'energia costa), lo ha invece
dal punto di vista sociale ed economico, dal momento che la
Calabria sarebbe ancora una volta sacrificata nelle proprie
prospettive di sviluppo diverse da quelle tradizionali (per
esempio turistiche), mentre i paesaggi di altri territori, che
spesso hanno bilanci energetici in passivo, vengono preservati.
In questo schema, dunque, perfettamente rappresentato dai
progetti di eolico offshore nello Ionio, con la complicità delle
nostre pseudo-rappresentanze si tende a creare due grandi
categorie: da un lato i territori che producono energia e
restano poveri, dall'altro quelli che la consumano e si
arricchiscono.
Non è un caso, infatti, che sul nostro territorio Enel si
permette di rinunciare, dopo un lungo percorso condiviso con
Comune, Regione e sindacati, a 15 milioni di euro di fondi Pnrr
per il rilancio ad idrogeno del sito di Sant'Irene (nel totale
mutismo della rappresentanza parlamentare di maggioranza) oppure
che sul nostro territorio diventi impossibile spostare di 50
metri un insediamento industriale perché 'o si fa così o
niente'".
"Di fronte ad un territorio che non pone da tempo condizioni
aprioristiche o di principio ma che si pone, invece, come
interlocutore attento che va nel merito delle questioni - dice
ancora il sindaco Stasi - le risposte che arrivano sono spesso
dogmatiche e superficiali, frutto di un 'complesso di
superiorità che, oltre ad essere intollerabile, è anche,
sinceramente, ingiustificato. Noi abbiamo invece l'ambizione di
rendere la Calabria competitiva, rivendicando quegli
investimenti e quelle infrastrutture dignitose che ad altri
territori sono state abbondantemente garantite dal dopoguerra in
poi, che possono essere integrate con lo sviluppo industriale o
energetico ma senza per questo mortificare e ostacolare le
legittime ambizioni di sviluppo basato sulle vocazioni, sulla
bellezza, sul paesaggio. L'eolico offshore, invece, va
esattamente in questa direzione e pertanto non possiamo non
esprimere dissenso al riguardo".
In collaborazione con Comune di Corigliano Rossano
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