IL CAIRO - Si è svolto al Cairo un convegno dal titolo "Gaza e il futuro della pace e della stabilità in Medio Oriente", organizzato questa settimana dal Centro Egiziano per gli Studi Strategici e dal Consiglio Egiziano per gli Affari Esteri, con la partecipazione di analisti, politici e media egiziani e arabi: nella dichiarazione finale, firmata da rappresentanti di queste istituzioni e da esponenti governativi, si ribadisce la ferma opposizione dell'Egitto e dei paesi arabi a qualsiasi spostamento della popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza.
Come ha riportato dal sito del quotidiano Al-Ahram, nel testo varato mercoledì si sottolinea inoltre che le recenti proposte di dislocare i palestinesi non possono essere viste solo nell'ottica della ricostruzione di Gaza, ma rientrano in tentativi più ampi di liquidare la causa palestinese. Tale approccio, si legge, si allinea ai piani israeliani perseguiti da oltre otto decenni.
L'Egitto viene elogiato per la sua posizione politica nel respingere qualsiasi proposta di spostamento della popolazione di Gaza. La dichiarazione evidenzia che qualsiasi tentativo di dislocare i palestinesi nella Penisola del Sinai rappresenta una linea rossa per lo Stato e la società egiziana. Vengono inoltre condannati i piani di spostamento che si presentano come una tutela del diritto all'autodeterminazione dei palestinesi.
"Tali piani violano le norme e le leggi internazionali e costituiscono una pulizia etnica e un crimine contro l'umanità che deve essere prevenuto e contrastato", afferma il documento.
"Coloro che promuovono tali piani devono essere ritenuti responsabili". La dichiarazione elogia il progetto egiziano di ricostruzione di Gaza senza spostamento della popolazione.
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