RAMALLAH - Centinaia di persone hanno lasciano il campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, su ordine israeliano: lo ha reso noto un funzionario palestinese.
"Centinaia di residenti del campo hanno iniziato ad andarsene dopo che l'esercito israeliano, tramite megafoni collegati a droni e veicoli militari, ha ordinato loro di evacuare", ha detto alla Afp il governatore della città, Kamal Abu al-Roub.
Secondo fonti mediche palestinesi riferite da Wafa le vittime dei raid israeliani negli ultimi tre giorni a Jenin, Cisgiordania, sono 12 e 40 i feriti, mentre secondo l'Idf sono stati uccisi 13 uomini armati. L'agenzia di stampa palestinese riporta che l'esercito israeliano ha imposto un assedio serrato al campo di Jenin chiudendo gli ingressi, e costringendo gli abitanti di alcuni quartieri del campo a evacuare la zona. I droni israeliani sono ancora in azione anche lanciando volantini.
Un alto ufficiale dell'Idf nella divisione della Cisgiordania ha spiegato che l'operazione Muro di Ferro è stata lanciata per neutralizzare il cosiddetto battaglione Jenin, composto da agenti affiliati a gruppi terroristici come Hamas e la Jihad islamica palestinese. Diverse unità delle forze speciali stanno operando nel campo profughi di Jenin, insieme a ufficiali della polizia di frontiera e ad altre unità dell'Idf. Due degli uomini armati uccisi nell'operazione nella zona di Wadi Burqin sarebbero stati gli ideatori di un mortale attentato terroristico avvenuto nel villaggio di al-Funduq all'inizio di questo mese. Un terzo sospettato è stato arrestato.
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