Sansal è stato giudicato colpevole di "attentato all'unità nazionale, oltraggio a corpo costituito, atti lesivi all'economia nazionale e detenzione di video e pubblicazioni minaccianti la sicurezza e la stabilità del Paese".
La sentenza include anche il sequestro dei dispositivi e del materiale che erano in possesso dello scrittore quando è stato arrestato all'aeroporto di Algeri a metà novembre in provenienza da Parigi.
Durante il processo svoltosi giovedì scorso al tribunale di Dar El Beida, a est di Algeri, il pubblico ministero aveva chiesto 10 anni di carcere nei confronti dello scrittore e una multa di un milione di dinari (7150 euro).
Rispondendo al giudice, Sansal ha respinto tutte le accuse a suo carico, dichiarando di "aver semplicemente esercitato il suo diritto alla libertà di espressione".
L'imputato, che è apparso in buone condizioni di salute, secondo quanto riferito dai media algerini, aveva affermato di "non aver mai inteso danneggiare lo Stato" e di "non essere consapevole che alcune sue dichiarazioni potessero risultare offensive per le istituzioni nazionali".
Le accuse, come aveva riportato il quotidiano algerino in lingua araba Echorouk, si fondano su materiale rinvenuto nei dispositivi elettronici dell'imputato, tra cui telefono cellulare, computer e supporti di memoria, considerato lesivo dell'ordine pubblico e della stabilità nazionale. (ANSAmed).
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