Secondo un rapporto del Protection Cluster, che riunisce varie organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite, saranno necessari "500 milioni di dollari in 10 anni per rimuovere gli esplosivi sepolti tra le macerie di Gaza, ovvero circa 42 milioni di tonnellate di macerie che contengono anche amianto, altri contaminanti pericolosi e resti umani".
Le agenzie umanitarie continuano in una corsa incessante a fornire aiuti alla popolazione palestinese. Hanno aumentato la distribuzione di cibo, riaperto panetterie e riabilitato ospedali. Jonathan Whittall, capo dell'ufficio Onu per il coordinamento degli Affari umanitari per la Palestina, ha osservato: "sono in gioco vite umane e non c'è tempo da perdere". (ANSAmed).
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