In essa al-Jolani (vero nome, Ahmed al-Sharaa) torna a chiedere la fine delle sanzioni imposte a Damasco. "Ora, dopo tutto quello che è successo, le sanzioni devono essere tolte, perché erano fatte per colpire il vecchio regime. La vittima e il carnefice non dovrebbero ricevere lo stesso trattamento", ha detto il leader siriano.
Nell'intervista alla Bbc al-Jolani ha ribadito che la milizia da lui comandata, Hayat Tahrir al-Sham (Hts), dovrebbe essere cancellata dalla lista delle organizzazioni terroristiche da parte di Onu, Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito, che la inserirono quando l'allora al-Nusra era una 'scheggia' di Al Qaida, con la quale ruppe nel 2016. Hts, ha detto il leader, non è mai stata un'organizzazione terroristica: non ha mai colpito civili o aree abitate da civili ed è stata vittima del regime di Bashar al Assad. Ha negato di voler fare come i Talebani, "perché la Siria è molto diversa dall'Afghanistan e ha tradizioni diverse".
In Siria sarà una commissione di esperti di diritto a scrivere la futura Costituzione, ha annunciato al-Jolani.
Alla Bbc ha detto di credere nell'istruzione femminile: nella provincia di Idlib, la roccaforte da dove è partita la 'marcia trionfale' che ha portato in pochi giorni i miliziani a Damasco, "abbiamo avuto università da più di otto anni. Credo che la percentuale delle donne che le frequentano sia di oltre il 60%".
Alla domanda su un'eventuale proibizione dell'alcol, al Jolani ha risposto: "Ci sono diverse cose delle quali semplicemente non posso parlare perché si tratta di faccende legali".
Per tutta l'intervista, il leader, dismessa la tuta militare, era vestito in giacca scura e camicia celeste e ha cercato, con toni calmi e concilianti, di rassicurare quanti non si fidano di lui e dei suoi e di convincere della sincerità della sua annunciata rottura con il passato jihadista e qaedista, scrive Bbc. (ANSAmed).
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