Lo ha appreso oggi l'ANSA da fonti che hanno
rimandato a un annuncio fatto su Facebook dal Centro Libico per
lo Sviluppo delle Esportazioni (Lepc), l'omologo dell'Ice in
Libia.
Il Lepc ha dato conto di un proprio "primo incontro
preliminare" con il locale Desk dell'Agenzia per la promozione
all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane
(Ice) avvenuto mercoledì 5 marzo.
"L'incontro è stato dedicato
alla discussione delle modalità organizzative per l'attuazione
del protocollo d'intesa firmato tra le parti" durante il
Business Forum Italia-Libia a Tripoli il 29 ottobre scorso "e
alla definizione di un programma operativo con precise
scadenze", ha precisato il post.
E' stato "concordato di proseguire con incontri regolari nel
prossimo periodo fino alla definizione e all'attuazione di tutte
le disposizioni concordate", informava ancora il Lepc senza
precisare meglio ma riferendo che il suo direttore generale,
Mohamed Ali Al-Deeb, considera l'Italia "la porta d'accesso per
le esportazioni libiche verso l'Europa e il mercato globale".
Per l'Ice ha partecipato all'incontro il responsabile del "Desk
Tripoli", Luigi D'Aprea, precisa il post.
All'ANSA risulta che l'obiettivo finale dell'accordo è lo
sviluppo di una partnership strategica tra Italia e Libia,
attraverso azioni a sostegno della collaborazione industriale e
scambio di know-how nei settori agrobusiness, energia e energie
rinnovabili, farmaceutico e medicale, costruzioni e
infrastrutture. Si prevedono già nei prossimi mesi anche visite
alle principali manifestazioni fieristiche in Italia e incontri
con le aziende italiane.
L'Italia è già oggi il primo partner commerciale della Libia:
è infatti il primo importatore ed è il terzo esportatore con un
trend in crescita secondo i dati parziali del 2024. (ANSAmed).
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