ROMA - Più del 75% dei 10,5 milioni di bambini siriani è nato in piena guerra e almeno la metà rischia la vita ogni giorno a causa dei residuati bellici esplosivi, con quasi 300.000 ordigni letali sparsi nel Paese; più del 40% delle circa 20.000 scuole del Paese rimane chiuso, lasciando oltre 2,4 milioni di bambini fuori dalle aule e più di 1 milione a rischio di abbandono scolastico. Lo evidenzia l'ultimo rapporto dell'Unicef, che ricorda anche che più di 500.000 bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione.
"Anni di guerra e violenza hanno sconvolto le vite dei bambini siriani, molti dei quali hanno dovuto affrontare una vita di difficoltà", ha dichiarato la direttrice generale dell'Unicef, Catherine Russell. "Dobbiamo lavorare con urgenza per garantire che ogni bambino del Paese, ovunque si trovi, possa reclamare un'infanzia, l'accesso all'apprendimento e una vita libera dalla violenza e dalla paura".
Secondo le notizie, questo mese la recente ondata di violenza nelle zone costiere della Siria ha causato la morte di almeno 13 bambini, tra cui un neonato di sei mesi, e ha provocato altre vittime e feriti tra i civili. In questo contesto, l'Unicef rivolge un nuovo appello ai Paesi donatori per favorire l'uscita dalla crisi.
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