ROMA - Nel contesto dell'inasprimento del conflitto siriano si è riacceso nelle ultime ore il fronte orientale dove sono presenti forze filo-Usa e forze filo-iraniane a sostegno di rispettivi clienti armati locali.
Secondo fonti sul terreno, a conferma di quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, le forze filo-Usa guidate dal Pkk curdo e da tribù arabe cooptate dagli americani tentano di conquistare sette località a est del fiume Eufrate sotto controllo delle milizie filo-iraniane e di altri clan tribali vicini invece all'Iran. Gli scontri sono ancora in corso.
L'aviazione militare Usa ha bombardato posizioni di milizie filo-iraniane nella valle dell'Eufrate, riferisce l'Osservatorio secondo cui i jet americani hanno preso di mira alcune località a est di Dayr az Zor dove sono in corso combattimenti tra milizie del Pkk curdo, alleati di Washington, e loro rivali arabi cooptati dall'Iran.
Proseguono intanto gli scontri nella Siria centrale a nord della città di Hama tra governativi e jihadisti filo-turchi mentre l'aviazione russa e governativa bombarda gli avamposti dell'offensiva degli insorti nella stessa zona. Lo riferisce sempre l'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui i bombardamenti hanno preso di mira Tayyibet al Imam e Suran, mentre le forze jihadiste hanno sparato colpi di artiglieria su Maharde, cittadina pochi chilometri a nord-ovest di Hama.
L'Osservatorio segnala inoltre combattimenti in corso da stamani tra jihadisti sciiti filo-iraniani giunti dal vicino Iraq e loro rivali jihadisti sunniti di Hayat Tahrir ash Sham (Hts), appoggiati dalla Turchia, a sud-est di Aleppo, lungo la strada che collega la metropoli siriana a Khanaser. Le forze governative e iraniane tentano una controffensiva contro l'avanzata delle forze filo-turche.
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