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Temi caldi
ANSAcom
ANSAcom - In collaborazione con Autopromotec
Autopromotec Talks, la serie di incontri realizzata per presentare e approfondire i temi 'caldi' della 30ma edizione della omonima manifestazione che si svolgerà presso Bolognafiere dal 21 al 24 maggio 2025, ha acceso i riflettori nell'evento di Milano sui problemi della gestione e soprattutto sulla proprietà dei dati.
E attraverso gli interventi del professor Enrico Al Mureden dell'Università di Bologna e di Michele Mangano dirigente della direzione gestione e sviluppo del PRA presso l'ACI è stato possibile approfondire, rispettivamente, gli aspetti giuridici e operativi del tema centrale.
In particolare Enrico Al Mureden è partito dall'assunto che con quasi 18 milioni di veicoli connessi in Italia - ovvero il 45% del parco circolante - quella della 'connected car' rappresenta una tecnologia dirompente che richiede un intervento regolatorio organico. Le automobili connesse generano e trasmettono una quantità imponente di dati:, come informazioni su posizione, stile di guida, diagnostica del veicolo e, in alcuni casi, dati biometrici.
Questi elementi sollevano interrogativi fondamentali riguardanti la proprietà e l'utilizzo delle informazioni. I dati, pur essendo prodotti dal veicolo, risultano intrinsecamente legati all'utente.
Tuttavia, le Case automobilistiche spesso rivendicano il controllo su di essi, generando una discussione su chi, tra costruttore, conducente e proprietario, debba effettivamente detenerne i diritti.
Occorre infatti distinguere i dati utili per migliorare servizi di mobilità, sicurezza stradale ed efficienza del traffico. Al contempo, la tutela della privacy si deve armonizzare con la protezione della salute (art. 32 Cost) e con le esigenze di iniziativa economica privata (art. 41 Cost), evidenziando la funzione sociale della proprietà dei dati.
Sul tema stanno lavorando i regolatori europei attraverso il GDPR, il Data Act e l'AI Act, con l'obiettivo di garantire la protezione e la trasparenza nella gestione dei dati.
Al riguardo, ha detto Enrico Al Mureden, permangono incertezze e lacune, soprattutto in relazione al consenso informato e chiaro per l'uso dei dati; alla sicurezza e al rischio di cyber-attacchi; alle responsabilità per violazioni e la sicurezza informatica; all'uso commerciale e la profilazione degli utenti, con possibili impatti su pubblicità mirata o vendita a terzi e alla condivisione dei dati con autorità pubbliche e forze dell'ordine.
A sua volta Michele Mangano ha evidenziato il ruolo fondamentale del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) nel garantire certezze giuridiche e trasparenza nelle transazioni del mercato automotive. E' stato ricordato come il PRA sia l'archivio ufficiale in cui vengono registrate le vicende giuridiche dei veicoli - dalle compravendite alle ipoteche fino ai vincoli amministrativi. Il costante sviluppo della digitalizzazione di questo registro, ha detto Mangano, offre ed offrirà solide garanzie per la prevenzione delle frodi e la semplificazione burocratica. Con dati aggiornati e affidabili, il PRA supporta lo sviluppo di servizi innovativi per la gestione del parco veicoli, campagne di sicurezza, avvisi di scadenze revisioni e analisi statistiche.
Vi sono registrati 54.813.606 veicoli (dato aggiornato al 31.12.2023) e per il 2024 la previsione è di un totale di 17.392.543 trascrizioni comprese prime iscrizioni, trasferimenti di proprietà, radiazioni, ipoteche e altro. E nello stesso periodo sono stati effettuati attraverso web service, API e modalità offline circa 53 milioni di consultazioni e forniture dati.
ANSAcom - In collaborazione con Autopromotec
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