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ANSAcom - In collaborazione con Deloitte
"L'istruzione è una pietra miliare anche per l'empowerment femminile. Per questo motivo, il B7 chiede di istituire programmi di sviluppo delle competenze specificamente concepiti per migliorare l'occupabilità e il potenziale delle donne". Lo ha detto Emma Marcegaglia (B7 Chair), a Matera, per l'evento B7 "Colmare le lacune e costruire il futuro. Donne, giovani e talenti per una crescita inclusiva".
Secondo Marcegaglia, "garantire alle ragazze l'accesso a un'istruzione di qualità è una questione di dignità, civiltà e progresso in tutti i Paesi avanzati, in quelli in via di sviluppo e in quelli meno sviluppati. Ma non solo.
L'emancipazione delle donne è condizione essenziale per promuovere una crescita economica maggiormente inclusiva, per migliorare la stabilità sociale, il benessere, l'occupazione. È uno stimolo per la produttività, fa crescere l'uguaglianza dei redditi e aumenta la diversificazione economica che, a sua volta, rafforza la resilienza economica: più donne lavorano, più le economie crescono".
Marcegaglia ha evidenziato che "l'ultima stima della Banca Mondiale mostra che il Pil pro-capite sarebbe quasi del 20% più alto se tutti i divari occupazionali di genere fossero colmati.
È tempo di passare dalle parole ai fatti: dobbiamo combattere efficacemente gli stereotipi culturali che ancora sopravvivono e le norme sociali restrittive; garantire un equo ingresso al mercato del lavoro e una altrettanta equa distribuzione delle possibilità di carriera e di crescita professionale; dobbiamo colmare le differenze retributive; assicurare a tutte la possibilità di accedere alle informazioni, alla conoscenza, alle tecnologie e all'assistenza sanitaria. Sono questioni per nulla esaustive ma che - semplicemente - non possono essere più rimandate", ha concluso la B7 chair.
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