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ANSAcom - In collaborazione con Deloitte
"Il ritmo delle accelerazioni tecnologiche rende imperativo per le economie del G7 investire nell'istruzione affinché nessuna giovane energia, nessun potenziale innovativo venga sottovalutato, trascurato o, peggio, perso. Chiediamo di incoraggiare e sostenere il triangolo "istruzione-ricerca-innovazione" creando piattaforme di collaborazione tra le università e le scuole superiori dei Paesi G7, anche rendendo accessibili online i corsi agli studenti di qualsiasi Paese G7". Così, a Matera, per l'evento B7 nell'ambito del G7 Pari Opportunità, Emma Marcegaglia (B7 Chair).
"Per incentivare la mobilità tra Paesi, in particolare nei settori legati ai macro-trend emergenti - ha proseguito Marcegaglia - è fondamentale promuovere quadri di riferimento condivisi per il riconoscimento delle credenziali accademiche e certificare le esperienze lavorative attraverso curricula riconosciuti reciprocamente. Occorre poi eliminare - lo ribadiamo con forza - le barriere che impediscono l'accesso all'istruzione e alle carriere Stem, in particolare per le donne e le ragazze, promuovendo al contempo la formazione tecnico-scientifica fin dalla prima infanzia. La collaborazione tra settore pubblico e privato, anche in questo campo, è fondamentale per riformare e aggiornare i sistemi educativi e allinearli ai nuovi requisiti del mercato del lavoro. Ma non basta. Dobbiamo - ha continuato Marcegaglia - anche investire sugli educatori, colmando il divario esistente in materia di insegnamento e fornendo loro le competenze necessarie per guidare gli studenti attraverso le molteplici transizioni in corso, considerando che il divario tra domanda e offerta di lavoro costa alle imprese circa 40 miliardi di euro l'anno".
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