"Al 2030" l'obiettivo è "non
avere più carbone, avere pochissimo petrolio e il gas come
metodo di transizione". Ma "tutte le volte che interveniamo nel
fermare una produzione che utilizza carbone, petrolio, dobbiamo
anche porci" domande sull'aspetto "occupazionale: non solo
diretto ma anche indiretto, dell'indotto".
Lo ha detto a Barletta il ministro dell'Ambiente e della
Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.
"È una valutazione - ha aggiunto - che sto facendo per
Civitavecchia e Brindisi, nel senso di trovare meccanismi che
diano opportunità di nuovi insediamenti di tipo diverso. Però
non dobbiamo fermarci, dobbiamo andare avanti in questa
direzione".
Il riferimento a Brindisi è relativo alle scelte di Enel per
la centrale di Cerano e la decarbonizzazione con alcune aziende
dell'indotto che hanno iniziato a licenziare i dipendenti e che
chiedono l'intervento dell'Esecutivo nei confronti di Enel per
definire un accordo di programma.
Il ministro ha ribadito che "l'obiettivo che il governo ha
con il piano nazionale integrato di energia-clima è quello al
2030, di aver ribaltato il rapporto odierno: oggi produciamo
infatti i due terzi della nostra energia con carbone, petrolio e
gas".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA