Le misure allo studio del governo e
che dovrebbero essere inserite nel decreto contro il
caro-bollette che sarà presentato la prossima settimana non
convincono i consumatori, che chiedono "uno sforzo ulteriore per
aiutare famiglie e imprese".
Il Codacons suggerisce "misure strutturali tese a
sterilizzare le speculazioni che ogni inverno si presentano sui
mercati internazionali e che portano a repentini rincari delle
bollette, e una revisione definitiva della tassazione che pesa
sulle tariffe di luce e gas, a partire dagli oneri di sistema
che finanziano voci che nulla hanno a che vedere con i consumi
energetici degli italiani".
"La prima criticità riguarda la durata dei provvedimenti che,
secondo quanto emerso in queste ore, dovrebbero rimanere in
vigore solo per sei mesi - spiega il Codacons - Il fenomeno
oramai soprannominato 'caro-energia', con le tariffe che
subiscono forti rialzi alla crescita della domanda, si
ripresenta puntualmente ogni anno, con la conseguenza che misure
a tempo determinato non possono rappresentare una soluzione
adeguata al problema".
Allargare la platea dei beneficiari dei bonus sociali, poi,
"può essere utile per aiutare le famiglie più fragili, ma il
provvedimento non comporterebbe benefici per l'intera
collettività e per le imprese, che continuerebbero a subire gli
effetti dei rialzi delle bollette con effetti indiretti
sull'inflazione" spiega l'associazione.
Dubbi anche sui reali benefici della norma relativa alle aste
Ets, in attesa che il governo chiarisca i vantaggi della misura
per le tasche degli italiani.
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