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Alesse, ateneo L'Aquila ha ruolo strategico per il territorio

Alesse, ateneo L'Aquila ha ruolo strategico per il territorio

Cerimonia inaugurazione anno accademico 2024-2025

L'AQUILA, 01 aprile 2025, 13:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'inaugurazione dell'anno accademico 2024/2025 dell'Università dell'Aquila, al Centro studi Zordan di San Basilio, è l'occasione per ribadire "il ruolo strategico dell'ateneo per il territorio, spesso sottovalutato da cittadini, accademici e amministratori". Lo ha affermato il rettore Edoardo Alesse in apertura di cerimonia.
    "E' importante chiarire il ruolo di Univaq e delle altre Università abruzzesi e del centro Italia - ha dichiarato - I nostri atenei, riuniti nel sistema Hamu (Hub Abruzzo-Marche-Umbria), attraggono studenti da altre regioni per circa il 40% degli immatricolati attuali. Questo li rende un efficace contrappeso alle ondate migratorie centrifughe che colpiscono le aree interne".
    Alesse ha sottolineato come "il forte richiamo di questi atenei, situati in un'area ricca di tradizioni, cultura e bellezze naturali, contribuisca a compensare la mobilità in uscita verso altre regioni. Il bilancio risulta in pari per le Marche, positivo per l'Abruzzo e ancora più favorevole per l'Umbria". Un dato rilevante, ha aggiunto, considerando che "molti studenti scelgono di restare nei luoghi in cui si sono laureati, con ricadute positive a livello demografico, culturale, economico e sociale".
    L'impatto dell'Università sul territorio è evidente anche dal rapporto tra numero di studenti e popolazione residente. "A livello provinciale - ha spiegato il rettore - la presenza della comunità studentesca varia tra il 2% di Camerino e l'11,5% dell'Aquila, con valori significativi in tutti gli altri atenei dell'hub". Ancora più marcati i dati relativi all'incidenza degli iscritti rispetto ai residenti nei comuni sede degli atenei: "In alcuni casi, come Urbino e Camerino, la popolazione studentesca eguaglia o supera quella dei residenti, mentre nel nostro comune si attesta al 24%". Secondo Alesse, le università dell'area Hamu e molte altre del Sud Italia "rappresentano un presidio sociale ed economico di fondamentale importanza e devono essere tutelate e valorizzate con il massimo impegno, a vantaggio di territori strutturalmente fragili".
   

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