/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nuovi standard per la prevenzione dell'emicrania

Nuovi standard per la prevenzione dell'emicrania

Sacco (Univaq) cura documento Società internazionale cefalee

L'AQUILA, 25 febbraio 2025, 19:23

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"L'obiettivo della prevenzione dell'emicrania non dovrebbe limitarsi a una riduzione del 50% dei giorni di emicrania, ma piuttosto mirare a garantire il massimo miglioramento possibile per chi soffre di questa patologia disabilitante": è quanto afferma Simona Sacco, professore ordinario di Neurologia all'Università dell'Aquila e prima autrice di un documento di sintesi, pubblicato sulla rivista Cephalalgia, con cui la società internazionale delle cefalee (International Headache Society) invita la comunità scientifica e i clinici a rivedere gli obiettivi della prevenzione dell'emicrania.
    Un approccio alternativo che non si limita a riduzioni percentuali dei giorni con emicrania, ma pone l'accento sulla qualità della vita e sulla possibilità di viverla appieno, senza il peso costante della malattia. Il documento propone un nuovo quadro di valutazione basato su quattro livelli di controllo dell'emicrania: 'libertà dall'emicrania': nessun giorno con emicrania o cefalea moderata-severa; 'controllo ottimale': meno di 4 giorni al mese con emicrania o cefalea moderata-severa; 'controllo modesto': tra 4 e 6 giorni al mese con emicrania o cefalea moderata-severa; 'controllo insufficiente': più di 6 giorni al mese con emicrania o cefalea moderata-severa.
    "Per chi soffre di emicrania - dichiara Sacco - non dovremo accontentarci di un miglioramento parziale: vogliamo promuovere un cambiamento nella pratica clinica che riduca al minimo la disabilità residua e favorisca il benessere complessivo dei pazienti, affinché possano riappropriarsi delle proprie vite con serenità e libertà". Co-coordinatrice del documento è la professoressa Cristina Tassorelli, ordinario di Neurologia all'Università di Pavia. L'Ihs sottolinea che questo approccio non intende modificare i criteri di approvazione dei farmaci o le politiche di rimborso, "ma piuttosto ispirare clinici, ricercatori e decisori politici a puntare più in alto nella gestione dell'emicrania".
    Si cerca un cambiamento nella mentalità di approccio all'emicrania, perché chi soffre di questa malattia non merita solo di "stare un po' meglio", ma di vivere bene, con la serenità di chi non deve più preoccuparsi del prossimo attacco.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza