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In evidenza
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In collaborazione con Nuova Pescara
Il 4 settembre prossimo è in
programma l'assemblea costitutiva della Nuova Pescara ed entro
il 30 agosto si potranno presentare gli emendamenti alla bozza
di Statuto che in quell'occasione verrà discussa. Una bozza che,
allo stato attuale, prevede 4 municipi con: 16 consiglieri per
Spoltore, 24 consiglieri per Montesilvano, per Pescara nord e
per Pescara sud, più un presidente di municipio e 4 assessori a
testa. A ricordare la scadenza sono oggi i quotidiani Il Centro
e Il Messaggero: il primo dedica una pagina alla fusione sulla
quale negli ultimi giorni si sono riaccese polemiche. Pescara
non vuole nei municipi gli assessori e vorrebbe anche ridurre il
numero dei consiglieri.
"Noi stiamo lottando con le unghie e con i denti contro una
presunzione infinita; noi vogliamo trovare soluzioni che mettano
d'accordo tutti, ma senza penalizzare i territori; noi vogliamo
municipi che garantiscano il decentramento e siano utili per i
cittadini" dichiara al Centro Ottavio de Martinis, sindaco di
Montesilvano.
"Montesilvano e Spoltore contro Masci: 'Pescara vuole sono
un'annessione'" titola Il Centro. "Qualcuno vuole rigirare la
frittata e usa l'arma del populismo al contrario" dice De
Martinis il giorno dopo l'atto di accusa del sindaco di Pescara
Carlo Masci che ha parlato di 'poltronificio' e ha annunciato
che la bozza di statuto da 150 politici non passerà.
Nell'articolo sono ribadite le posizioni di De Martinis e del
sindaco di Spoltore, Chiara Trulli, che non credono ai benefici
della fusione. "Visto che esiste una legge regionale, abbiamo
lavorato con coscienza per raggiungere un equilibrio, ma a
condizione che il territorio sia rispettato, che tutti i
cittadini siano tutelati e che la fusione non sia una
annessione".
Divergenze anche sul nome. "L'aggettivo Nuova serve a dare
l'idea di una città diversa dal passato. E poi il nome Nuova
Pescara non l'abbiamo inventato noi - dicono Trulli e De
Martinis - c'era già nel referendum". Masci invece, ricorda il
Centro, preferirebbe conservare l'attuale denominazione, una
Pescara in versione maxi.
A ricordare la posizione di Mario Sorgentone, presidente
dell'associazione Consiglieri comunali emeriti, c'è Il
Messaggero: "Noi riteniamo che il numero di consiglieri dei
municipi debba essere ragionevolmente dimezzato rispetto alla
proposta, e le giunte eliminate". E lo stesso quotidiano riporta
l'attenzione sullo stemma che dovrebbe rappresentare la nuova
entità amministrativa; secondo il presidente della Commissione
Statuto del Consiglio comunale di Pescara, Claudio Croce,
andrebbe rimesso in discussione "ma non è stato ancora definito
né ancora inserito nello statuto".
In collaborazione con Nuova Pescara
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