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In evidenza
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In collaborazione con Nuova Pescara
Il più grande processo di fusione
di comuni della storia repubblicana va in scena a Pescara, con
una Legge regionale che fissa i termini dell'unione di Pescara,
Montesilvano e Spoltore entro il 2027, dopo un referendum
approvato nel 2014. Quasi 200 mila abitanti che andranno a
formare quella che il presidente del Consiglio Regionale
dell'Abruzzo, Lorenzo Sospiri, promotore principale del nuovo
testo di legge, definisce "un esempio per il paese intero,
l'aggregazione più importante del medio Adriatico, visto che per
trovare un comune più grande bisognerà andare a Bari. Abbiamo
segnato una strada modello di fusione di servizi - dice - basata
sulla volontà di crescita a cento anni esatti dalla nascita
della Provincia di Pescara, che è stata infatti istituita nel
1927".
Il processo vedrà entro l'estate la costituzione del nuovo
statuto, l'accorpamento di servizi essenziali quali i tributi,
la polizia locale e i servizi sociali. Dopo le iniziali
titubanze e difficoltà, con la pandemia che ha allungato i tempi
richiedendo una nuova legge che riordinasse tempi e modalità, si
è impressa una decisa svolta verso la fusione. "Vogliamo essere
orgogliosi e presentare all'Italia intera il buon risultato del
nostro lavoro - prosegue Sospiri - se avessimo potuto rispettare
le tempistiche precedenti avremmo avuto una massa critica
differente per esempio sul Pnrr, ma essendo il più importante
esperimento di fusione italiano, con questa nuova legge siamo
convinti di essere sulla strada giusta, perché dà tempi e
compiti precisi".
Ascolta il podcast con l'intervista completa a Lorenzo
Sospiri su ANSA Voice daily.
In collaborazione con Nuova Pescara
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