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In collaborazione con Nuova Pescara
Un'iniziativa come quella della
Nuova Pescara "avrebbe meno senso all'Aquila perché il capoluogo
abruzzese ha già una forza centripeda che da secoli segna
un'unione di fatto con tutti i comuni della zona". Lo ha detto
il professore di Storia Medievale dell'Università dell'Aquila,
Amedeo Feniello.
"La città dell'Aquila - ha aggiunto - svolge da secoli una
funzione di città-territorio, in quanto l'hinterland è ben
diverso da quello di altre realtà metropolitane. I dintorni,
infatti, non solo hanno garantito nel tempo approvvigionamento e
linee di difesa esterne, ma si sono contrassegnati come un
tutt'uno con il centro cittadino".
"Una vera e propria osmosi - ha detto ancora il professore
Univaq - che ha modellato il capoluogo nella storia, con
quartieri che hanno definito la propria identità attraverso la
gente che è arrivata da fuori e questo lo si vede anche dal
punto topografico. Un processo che va avanti dal XIII secolo".
Per Feniello "quello che manca all'Abruzzo è legato ai
collegamenti con il resto della Penisola. Non è possibile - ha
sottolineato - che sia ancora così difficile raggiungere Roma,
ad esempio. Specie per una città il cui orizzonte è rivolto
verso la Capitale, a differenza della stessa Pescara. Servono
delle alternative alle possibilità attuali".
In collaborazione con Nuova Pescara
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