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In evidenza
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In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
Una somministrazione per via
intramuscolare ogni due mesi al posto della compressa da
assumere tutti i giorni: è la nuova, rivoluzionaria terapia
contro l'Hiv (Aids), approvata di recente in Italia e ora
disponibile anche all'ospedale dell'Aquila. Un approccio
completamente diverso dalle terapie orali abitualmente seguite
che permette di evitare al paziente, affetto da Hiv, lo stress
di doversi ricordare di prendere la compressa ogni giorno. Il
reparto di malattie infettive del San Salvatore, diretto dal
prof. Alessandro Grimaldi, ha già iniziato la nuova modalità di
terapia, detta 'long acting', a favore dei soggetti che
rispondono ai requisiti della prescrizione.
L'introduzione della somministrazione per via intramuscolare,
che consente anche di ridurre sensibilmente i costi, rientra
nelle azioni di costante miglioramento di cure e assistenza
portate avanti dalla direzione aziendale guidata dal manager
della Asl provinciale dell'Aquila, Ferdinando Romano.
La soluzione intramuscolare consiste nella combinazione
cabotegravir+rilpivirina e va somministrata, come detto, ogni 8
settimane, azzerando il rischio di dimenticare la compressa
giornaliera contro la carica virale. "L'accesso a questa
terapia", spiega Grimaldi, "rappresenta il primo prodotto del
suo genere e una svolta nella terapia dell'infezione da HIV. Una
prova ulteriore di attenzione verso le malattie sessualmente
trasmissibili che si aggiunge all'incremento di visite dedicate
allo screening e al trattamento di queste patologie all'ospedale
aquilano".
Per informazioni, si può contattare l'ambulatorio di malattie
infettive dell'ospedale dell'Aquila, dal lunedì al sabato, dalle
ore 11 alle 13, al numero 0862-368511.
In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
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