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In evidenza
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In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
Secondo Romano, "i numeri parlano
chiaro e ci dicono una realtà ben diversa da quella che vogliono
far credere. Altro che tagliare servizi o creare cittadini di
serie A e di serie B come si sta farneticando in queste ore,
buttando fango sull'operato della Direzione e dei tanti
dirigenti della Asl impegnati da anni nel campo dell'assistenza
territoriale. La verità è ben altra: la Asl di Pescara per
garantire gli stessi livelli di assistenza della nostra Asl
dovrebbe inserire nei Nuclei di Cure Primari altri 38 medici; la
Asl di Chieti ne dovrebbe inserire altri 89 e la Asl di Teramo
altri 32. Forse sono proprio i nostri i cittadini di serie A".
"Troviamo a dir poco vergognose - conclude la Direzione
Aziendale - le pressioni strumentali che ci vengono indirizzate
in questi giorni per farci compiere atti e provvedimenti
palesemente illegittimi, a spregio della prossima
sottoscrizione, con i Medici di Medicina Generale, del nuovo
Accordo Regionale, che contiamo possa interrompere questo
circuito di privilegi per pochissimi, a 40.000 euro all'anno di
aumento del compenso, difesi, non si sa perché, dalla politica,
a danno di tanti altri medici, che sono costretti a subire in
silenzio. Nel frattempo, la posizione della Asl è stata chiarita
in maniera documentata e motivata in tutte le sedi istituzionali
deputate ad affrontare queste problematiche".
In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
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