Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
Per la prima volta, all'ospedale
di Avezzano (L'Aquila), è stato impiantato un sistema di
supporto ventricolare per un intervento salvavita su un paziente
con grave insufficienza cardiaca. La procedura, chiamata
Impella, è stata praticata durante un intervento di
angioplastica coronarica, classificata ad alto rischio, dal
dott. Enrico Occhiuzzi del servizio di Emodinamica, che opera
all'interno del reparto di cardiologia, diretto dal prof.
Francesco Vetta.
"L'introduzione ad Avezzano di nuovi trattamenti scaturisce
da un percorso di accurata programmazione messo a punto dalla
direzione aziendale che fa capo al manager, Ferdinando Romano -
si legge in una nota stampa -. Il ricorso alla nuova procedura,
che conferma il nuovo corso in atto nella cardiologia di
Avezzano, permetterà di operare pazienti affetti da grave
cardiopatia senza doverli più trasferire in altri ospedali,
com'è avvenuto finora. Un vantaggio che contribuirà a rendere
più attrattivo l'ospedale e ad ampliare il ventaglio
dell'assistenza dell'unità operativa, nell'ottica di un graduale
potenziamento delle tecniche di cardiologia interventistica a
beneficio della popolazione".
L'introduzione del sistema di supporto ventricolare si
aggiunge alle prestazioni già praticate dall'emodinamica, come
il servizio H 24 per gli interventi salvavita di angioplastica
primaria in corso di infarto acuto. Nell'ambito delle
prestazioni della cardiologia c'è anche, per giovani pazienti
con ictus, l'intervento per la chiusura percutanea del forame
ovale pervio, un'anomalia congenita cardiaca costituita da un
passaggio che collega l'atrio sinistro a quello destro. Nella
cardiologia dell'ospedale di Avezzano vengono attuate ogni anno
circa 700 procedure di emodinamica di cui 400 si traducono in
prestazioni di angioplastica. Il reparto, in seguito all'impulso
impresso negli ultimi mesi ai livelli di assistenza, è un
riferimento non solo delle popolazioni di Marsica, Valle Peligna
e Alto Sangro, ma anche, in parte, di regioni limitrofe.
In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
Ultima ora