Nel corso della cerimonia di
inaugurazione dell'anno accademico Univaq 2024-2025, il rettore
dell'Università dell'Aquila, Edoardo Alesse ha ricordato che la
Federazione europea delle Accademie delle scienze, di cui
l'Italia è membro tramite i Lincei, ha espresso "gravi
preoccupazioni sulle crescenti minacce alla libertà accademica,
negli Stati Uniti e altrove". Essendo consapevoli che "la
libertà accademica è la spina dorsale del progresso scientifico
ed è fondamentale per una società libera, è evidente che è a
rischio l'integrità e l'autonomia della ricerca e la fiducia
nella scienza, non solo all'interno degli Usa, ma in tutto il
mondo".
"Infatti - ha aggiunto Alesse - essendo storicamente gli
Stati Uniti leader indiscussi nelle politiche mondiali della
ricerca scientifica, nasce la preoccupazione che questo loro
posizionamento possa propagarsi ad altri stati, condizionando
negativamente il resto del mondo ed in particolare l'Europa, che
ha connessioni scientifiche estremamente forti e difficilmente
risolvibili con gli Stati Uniti. Se ciò avvenisse sarebbe una
immane tragedia, che porrebbe fine a quel patrimonio di cultura
e di saperi che hanno caratterizzato secoli di storia europea e
mondiale". "Altro tema centrale per l'università del futuro è
l'internazionalizzazione - ha detto ancora - un'ulteriore sfida
che si impone agli atenei chiamati a fare fronte a una rapida
innovazione delle proprie competenze per essere parte autorevole
di una società sempre più globalizzata dal punto di vista
economico, sociale, politico, culturale, scientifico e
tecnologico". Inoltre, il rettore è intervenuto sull'offerta
formativa: "Ci troviamo a combattere una battaglia impari e
tutta interna al sistema dell'alta formazione, dove il nostro
competitor è rappresentato dalle università telematiche. Sono
contrario, come molti colleghi, a questa modalità di formazione
- ha sottolineato - non solo perché ci danneggia sottraendoci
studenti e risorse, ma anche perché si contrappone alla
didattica in presenza che sola fornisce, oltre all'apprendimento
verticale, anche quello tra pari, garantendo una crescita
armonica, interattiva ed inclusiva dei nostri giovani".
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