"L'ultima proposta presentata
dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio Comunale
rappresenta l'ennesimo schiaffo in faccia ai cittadini
pescaresi. Chiedere di inviare ringraziamenti istituzionali e
addirittura pensare a pubblici encomi per chi ha partecipato
all'organizzazione del G7 è un atto di autocelebrazione che
dimostra quanto questa amministrazione sia scollegata dalla
realtà che vive la città". Questo il commento del capogruppo M5S
Paolo Sola, sulla proposta discussa ieri sera sul finire
dell'ultimo Consiglio Comunale, e che ha visto solo il partito
pentastellato votare contro.
"Dietro le grandi parole e i toni trionfalistici con cui si
racconta questo evento come un successo internazionale -
prosegue Sola - si nasconde la vera realtà che i pescaresi hanno
dovuto affrontare nelle zone rosse: giorni di disagi,
restrizioni negli spostamenti, limitazioni per l'accesso ai
servizi e soprattutto gravi danni economici per decine di
attività commerciali che hanno subito la chiusura forzata o una
drastica riduzione della clientela, senza alcun tipo di supporto
o risarcimento per le perdite subite. Nonostante ciò,
l'amministrazione continua a rappresentare il G7 come una grande
opportunità per la città, ignorando completamente gli impatti
negativi e le reali conseguenze di questa vetrina
internazionale. Il cosiddetto 'successo' di cui parla il
centrodestra è stato costruito su narrazioni autoreferenziali e
sulla spettacolarizzazione di un evento - aggiunge Paolo Sola -
che ha trasformato Pescara in una passerella politica per
soddisfare l'ego di qualche amministratore provinciale, ormai
distante anni luce dai problemi reali dei cittadini, trattati
invece come comparse senza voce. Ai pescaresi non interessano le
lettere di ringraziamento del Ministro o i complimenti delle
delegazioni: interessano i servizi, la sicurezza, la possibilità
di vivere e lavorare serenamente nella propria città ogni
giorno. Questa proposta di encomio non è altro che un insulto a
chi ha subito i disagi, un tentativo maldestro di nascondere
l'inefficienza di tutti i giorni dietro l'autocelebrazione del
momento".
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