Dopo il successo del podcast, dalla
sua uscita al primo posto nella classifica top podcast di
Spotify, è in arrivo dal 20 novembre la docuserie Sky Original E
Poi il Silenzio - Il Disastro di Rigopiano, 5 episodi prodotti
da Sky Italia e Sky Tg24 e realizzati in collaborazione con
Chora Media, che arriveranno in esclusiva su Sky Tg24, Sky
Documentaries e Sky Crime, in streaming su Now, in chiaro sul
canale 50 del Dtt e sempre disponibili on demand. La docuserie
sarà disponibile in anteprima dal 13 novembre per tutti i
lettori di Sky TG24 Insider, il nuovo spazio editoriale di
approfondimento digitale della testata.
Ideata e scritta da Pablo Trincia, Debora Campanella e Paolo
Negro, che ne ha anche curato la regia, la docuserie racconta la
tragedia collettiva della valanga che ha mietuto più vittime
nella storia del nostro Appennino. Lo fa attraverso le
impressionanti immagini fornite dai Vigili del Fuoco, dal
Soccorso Alpino, dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia
Costiera, che documentano le complicatissime operazioni di
salvataggio, grazie alle immagini che i familiari delle vittime
e dei superstiti hanno voluto mettere a disposizione del lavoro
di ricostruzione giornalistica, oltre alle immagini girate dagli
stessi ospiti dell'hotel fino a qualche ora prima della valanga,
restituendo uno sguardo diretto sui momenti che precedettero il
disastro.
Nel pomeriggio del 18 gennaio 2017 l'hotel Rigopiano, alle
pendici del Gran Sasso in Abruzzo, viene travolto da una valanga
che lo distrugge quasi completamente. Al suo interno, oltre allo
staff, c'erano gli ospiti, alcuni dei quali avevano raggiunto la
struttura la sera prima tra mille difficoltà, per poi ritrovarsi
intrappolati lì dentro a causa di una forte nevicata. Il
bilancio della tragedia fu di ventinove vittime e undici
sopravvissuti. Ma è davvero stata solo colpa della natura? Una
vicenda che dopo quasi otto anni resta ancora con tanti
interrogativi e poche risposte.
Podcast e docuserie erano finiti nelle scorse settimane al
centro di una polemica sollevata da Pietro Valsecchi, che aveva
annunciato di aver presentato una diffida per "furto di
proprietà intellettuale" contro Trincia e i produttori della Be
Content, sostenendo che l'idea fosse sua. "Nessuna proprietà
esclusiva", era stata la replica della società di produzione.
Dissidio poi chiuso, con l'annuncio congiunto di Be Content e
Valsecchi dell'istituzione di una borsa di studio, denominata
'Premio Rigopiano per la Sicurezza', destinata allo studente o
alla studentessa più meritevole nel campo della sicurezza
ambientale e della prevenzione delle catastrofi naturali.
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