Culmineranno con il corteo
previsto per domani pomeriggio le iniziative promosse dal
coordinamento No G7 Pescara, contestualmente al summit
internazionale in corso nel capoluogo adriatico, dedicato al
tema dello sviluppo. Dopo la tavola rotonda di oggi, sul tema
"Le bugie dello sviluppo e del Piano Mattei, nella fase della
guerra globale", ancora in corso a Pescara al Teatro Cordova,
domani l'appuntamento con la manifestazione è alle ore 17:30
alla Madonnina, sul lungomare. "Alla fine dell'evento faremo
parlare dei palestinesi", annunciano i promotori.
Il corteo prenderà il via alle ore 18:00 e percorrerà, tra
l'altro, via Trilussa, via Ravenna, corso Vittorio Emanuele,
viale Muzii e la riviera, per poi arrivare in piazza della
Rinascita, dove ci sarà il comizio finale su un furgone scoperto
trasformato in palco mobile. La manifestazione non toccherà le
cosiddette zone di 'massima sicurezza' dedicate ai lavori del
summit.
"Tutto il programma delle manifestazioni del No G7 sarà
dedicato al ricordo delle vittime dell'iprite, uno dei gas
impiegati nelle guerre chimiche (dalla prima guerra mondiale in
poi) e che l'Italia, e l'Abruzzo con le fabbriche di Bussi
(Pescara), ha purtroppo prodotto ed esportato, durante il
colonialismo fascista - ricordano gli organizzatori - Il nostro
movimento No G7 vuole ricordare milioni di persone che
attualmente sono vittime di guerre nazionalistiche-coloniali,
della fame nel mondo che nessun G7 si è mai impegnato a
risolvere realmente".
Obiettivo della mobilitazione del coordinamento è stato
quello di "lanciare una voce di dissenso rispetto all'incontro
internazionale del G7 a tema Sviluppo. Sulla carta un forum
basato sul coordinamento in materia economica e finanziaria,
aiuto allo sviluppo e contributo alla pace e alla sicurezza
globali. Nella realtà - concludono gli attivisti - un incontro
di Paesi che con le loro politiche hanno prodotto effetti
devastanti per l'economia mondiale e il futuro di gran parte dei
popoli del pianeta, perpetuando continue crisi umanitarie,
guerre e immani disastri ambientali".
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