Si attesta intorno al 60 per cento
la percentuale di adesione allo sciopero, nello stabilimento
Magneti Marelli di Sulmona, chiamato a fare i conti con la crisi
del settore automotive, per il suo legame con l'ex Sevel di
Atessa. Questa mattina sono partiti due bus per la
manifestazione che si è tenuta a Roma. Una delegazione di 80
operai, muniti di cartelli e striscioni, si è unita al corteo
capitolino, per far sentire la voce dell'intero comparto messo a
dura prova dalla crisi. "Complessivamente, se consideriamo anche
il numero degli operai che hanno incrociato le braccia,
l'adesione raggiunge la soglia del 60 per cento" spiega Elvira
De Sanctis della Cgil.
Nell'arco di un anno la produzione è calata del 50 per cento
e i 462 dipendenti - 40 impiegati e il resto operai - stanno
lavorando con il contratto di solidarietà, che resterà attivo
fino all'1 agosto 2025 e prevede riduzione lavorativa del 45 per
cento e mantenimento del bagaglio contributivo.
Lo scorso 26 agosto sono stati sospesi i turni di notte.
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