"Le Province italiane possono e
devono avere un ruolo chiave nell'attuazione delle politiche di
sviluppo territoriale. Il futuro dell'Agricoltura deve passare
necessariamente per una strategia nazionale che coinvolga le
Istituzioni ad ogni livello e deve essere portata avanti una
riflessione sia nelle sedi territoriali sia in quelle nazionali
e internazionali. Sono convinto che solo costruendo un solido
ponte tra le Province, le Regioni, l'Italia e l'Europa,
riusciremo a fare in modo che nessuno resti indietro". Lo ha
detto il presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso,
intervenendo a Siracusa al G7 Agricoltura come vicepresidente
nazionale dell'Unione delle Province d'Italia (Upi), nel corso
dell'incontro "Una Strategia nazionale agricola per le aree
interne".
Un prestigio per la Provincia dell'Aquila, "che ha acquistato
credibilità grazie al gran lavoro svolto sui territori e nei
grandi consessi nazionali. D'altronde, la tutela della
biodiversità passa attraverso un dimensionamento territoriale
della politica agricola che coincide inevitabilmente con il
perimetro delle Province".
"Il G7 - ha sottolineato Caruso - ha aperto un confronto a
360 gradi su tutto il mondo della ruralità, che comprende anche
montagna e foreste, e su temi centrali quali l'uso delle risorse
idriche in un momento difficile nello scenario nazionale
all'intelligenza artificiale, passando per l'imprenditorialità
giovanile. Per questo siamo grati al Governo per avere coinvolto
tutte le Istituzioni, a partire da quelle locali, in questo
momento di confronto strategico sia a livello nazionale che
internazionale: tutti, a partire dalle Istituzioni che
amministrano i territori come le Province, siamo protagonisti
nelle politiche di sviluppo economico del Paese".
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