"Evitiamo che nei primi dieci anni
si facciano errori sanguinanti che possano poi far arrivare
all'idea che la soluzione sia una PescarExit. La fusione delle
tre città non è la confusione dei presunti poteri delle tre
amministrazioni. La fusione senza un progetto di fusione è come
copiare e ripetere il disordine edilizio di Ischia, che è nata
abitativamente senza un progetto". Lo afferma il deputato
Luciano D'Alfonso (Pd) nel fare il punto sull'iter di creazione
della nuova città di Pescara, che nascerà nel 2027 dalla fusione
di Pescara, Montesilvano e Spoltore.
"Il lavoro da fare nei primi dieci anni è molto impegnativo,
perché è difficilissimo che funzioni da subito. Chiederà almeno
dieci anni di foglio rosa, di 'imparamento', di rodaggio -
afferma il deputato - dopo i primi dieci anni Pescara va
giudicata. E allora la difesa dei primi dieci anni chiede una
grande alleanza di tutti gli eletti, dei funzionari, che
dovranno metterci molto del proprio e avranno diritto anche a un
nuovo contratto, altrimenti questa macchina non funzionerà come
da aspettative, non darà quel di più di velocità, di semplicità
e di aiuto ai progetti di vita che è la ragione per la quale è
nata. Non è nata per dare soldi a tutti, come pure si disse con
una campagna di palle colorate. E neanche è nata per togliere
spese. E' nata - conclude - per liberare energie, pensieri,
idee".
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