Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto che ci sia unità d'intenti fra gli Stati Uniti e l'Europa per creare una "pace duratura".
"La guerra infuria. Tutti coloro che sono in grado di aiutare ... dovrebbero lavorare per rafforzare la protezione delle vite delle persone. Dobbiamo fare del nostro meglio per portare una pace duratura e giusta per l'Ucraina. E questo è possibile se c'è unità fra tutti i partner: abbiamo bisogno della potenza di tutta l'Europa, della potenza dell'America, e della potenza di tutti coloro che vogliono una pace affidabile. Grazie a tutti i nostri partner che ci aiutano e lo capiscono!", ha detto Zelensky in un punto del suo discorso riportato sul suo account Facebook. Il leader ucraino ha anche confermato: "Alla vigilia del terzo anniversario della guerra su vasta scala, la Russia ha lanciato 267 droni d'attacco contro l'Ucraina, il più grande attacco da quando i droni iraniani hanno iniziato a colpire città e villaggi ucraini. In totale, questa settimana sono stati lanciati circa 1.150 droni d'attacco, più di 1.400 bombe aeree guidate e 35 missili di vario tipo".
Secondo Vladimir Putin, Dio ha conferito a lui e all'esercito la missione di "difendere la Russia". "Il destino ha voluto così, e così ha voluto anche Dio, se così posso dire: difendere la Russia, una missione difficile quanto onorevole è stata piazzata sulle mie e le vostre spalle, insieme", ha dichiarato il presidente russo, durante una cerimonia di conferimento di onorificenze militari in occasione della Giornata dei difensori della patria e alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina.
I soldati russi che combattono in Ucraina "difendono gli interessi nazionali e l'avvenire della Russia": lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin. "A rischio della loro vita e dando prova di coraggio, i soldati russi difendono risolutamente la loro terra natale, gli interessi nazionali e l'avvenire della Russia", ha detto il leader del Cremlino, aggiungendo che la sua determinazione a rinforzare l'esercito "non è cambiata", nel contesto di "rapidi cambiamenti" nel mondo.
Il Cremlino ha avvertito oggi che la Russia "non venderà mai" i territori ucraini che occupa, circa il 20% del Paese, mentre russi e americani hanno avviato colloqui bilaterali per porre fine al conflitto. "La cosa più importante per noi è che le persone (in questi territori, ndr) hanno deciso da tempo di unirsi alla Russia. E nessuno venderà mai questi territori", ha detto il portavoce presidenziale russo, Dmitry Peskov, alla televisione di stato, il che significa che Mosca non intende fare alcuna concessione su queste conquiste militari.
La Russia resta aperta ai colloqui di pace sull'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "E' importante che nulla impedisca questo processo", ha aggiunto, scrive l'agenzia Tass.
Il Cremlino definisce "promettente" il dialogo fra Vladimir Putin e Donald Trump, che stanno preparando un summit sull'Ucraina. "E' un dialogo fra due presidenti veramente notevoli. E' promettente. E' importante che niente ostacoli la messa in opera della loro volontà politica", ha dichiarato Peskov, in tv, rispondendo a una domanda sull'ostilità dimostrata di recente da Trump nei confronti del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Per il Cremlino, e "comprensibile" l'ostilità recentemente mostrata da Donald Trump nei confronti del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Zelensky fa commenti inappropriati rivolti a un capo dello stato. Lo fa continuamente" e "nessun presidente potrebbe tollerare un trattamento del genere, Quindi la sua reazione (di Trump) è del tutto comprensibile", ha detto Peskov.
Il lancio durante la notte di 267 droni sull'Ucraina da parte della Russia - 138 dei quali abbattuti dalla contraerea - rappresentano un "record": lo dichiara l'aeronautica militare di Kiev. "Ben 267 droni nemici sono stati individuati nella notte sul cielo dell'Ucraina, che costituiscono un record per un solo attacco" dall'inizio dell'invasione, tre anni fa, ha detto il portavoce dell'aeronautica, Iury Ignat.
Un attacco russo sulla città ucraina centromeridionale di Kryvyi Rih ha causato un morto e quattro feriti, rendono noto le autorità locali citate dai media di Kiev. Il capo dell'amministrazione militare della città natale del presidente Volodymyr Zelensky, Oleksandr Vilkul, ha spiegato su Telegram che nel raid sono stati danneggiati almeno 12 edifici residenziali e un sito di infrastrutture civili.
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