Il ministero degli Esteri greco ha
commentato, in una nota, le recenti dichiarazioni del primo
ministro della Macedonia del Nord, Hristijan Mickoski, secondo
il quale la disputa sul nome con la Grecia, "è rimasta in
sospeso per secoli e ancora esiste". Il ministero degli Esteri
greco ha definito l'affermazione "una provocazione", che tenta
di "riportare alla ribalta una questione che, come tutti
sappiamo, è stata risolta una volta per tutte".
Come scrive Kathimerini, la dichiarazione di Mickoski è
avvenuta in occasione di un incontro con alcuni connazionali nel
New Jersey, ieri, durante la visita del primo ministro della
Macedonia del Nord negli Stati Uniti per l'insediamento del
presidente Donald Trump. "La Grecia ricorda che gli ulteriori
progressi nelle relazioni bilaterali con la Macedonia del Nord e
il buon proseguimento del cammino europeo del Paese vicino
richiedono il pieno rispetto dell'Accordo di Prespa e,
naturalmente, l'astensione da dichiarazioni e rivendicazioni
irredentistiche nei confronti dei Paesi vicini", ha aggiunto il
ministero ellenico, con riferimento allo storico accordo firmato
tra Atene e Skopje nel 2018 per risolvere la decennale disputa
sul nome.
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