BRUXELLES - Garantire un bilancio adeguato per la Coesione nel prossimo quadro finanziario post 2027, mantenere il Pil regionale pro capite come criterio principale per l'assegnazione delle risorse e conservare il principio di gestione condivisa della governance: queste le richieste contenute in documento informale (non-paper) sottoscritto da 16 Paesi 'amici della Coesione', inclusa l'Italia, per promuovere al Consiglio Ue Coesione a Bruxelles una discussione sul futuro della principale fonte di finanziamento dei territori. Il documento informale è stato promosso dalla Romania e sostenuto anche da Italia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
Sarà al centro di un confronto informale tra i ministri tra i punti 'vari ed eventuali', dunque non vincolante. Nel corso della mattinata è previsto che i responsabili della Coesione dei 27 Stati membri adottino le conclusioni relative ai fondi strutturali, in attesa della proposta da parte dell'Esecutivo Ue sul nuovo quadro finanziario pluriennale (2028-2034). I firmatari "credono fermamente che una forte politica di coesione sia un fattore chiave per la convergenza, la resilienza e la competitività", si legge nel documento. Ricordano inoltre "che promuovere il processo di convergenza è fondamentale per ampliare la funzionalità del mercato unico, al fine di renderlo efficace e vantaggioso per tutti i territori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA