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Roma e altri 15 Paesi Ue: "Fondi e gestione condivisa in nuova Coesione"

Roma e altri 15 Paesi Ue: "Fondi e gestione condivisa in nuova Coesione"

La posizione in un non-paper: "Mantenere criterio Pil regionale per assegnare fondi"

Bruxelles, 28 marzo 2025, 11:44

Redazione ANSA

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Roma e altri 15 Paesi Ue: "Fondi e gestione condivisa in nuova Coesione" © ANSA/EPA

Roma e altri 15 Paesi Ue: "Fondi e gestione condivisa in nuova Coesione" © ANSA/EPA

BRUXELLES - Garantire un bilancio adeguato per la Coesione nel prossimo quadro finanziario post 2027, mantenere il Pil regionale pro capite come criterio principale per l'assegnazione delle risorse e conservare il principio di gestione condivisa della governance: queste le richieste contenute in documento informale (non-paper) sottoscritto da 16 Paesi 'amici della Coesione', inclusa l'Italia, per promuovere al Consiglio Ue Coesione a Bruxelles una discussione sul futuro della principale fonte di finanziamento dei territori. Il documento informale è stato promosso dalla Romania e sostenuto anche da Italia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.

Sarà al centro di un confronto informale tra i ministri tra i punti 'vari ed eventuali', dunque non vincolante. Nel corso della mattinata è previsto che i responsabili della Coesione dei 27 Stati membri adottino le conclusioni relative ai fondi strutturali, in attesa della proposta da parte dell'Esecutivo Ue sul nuovo quadro finanziario pluriennale (2028-2034). I firmatari "credono fermamente che una forte politica di coesione sia un fattore chiave per la convergenza, la resilienza e la competitività", si legge nel documento. Ricordano inoltre "che promuovere il processo di convergenza è fondamentale per ampliare la funzionalità del mercato unico, al fine di renderlo efficace e vantaggioso per tutti i territori".

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