Il bosone di Higgs è una particella molto speciale, che dobbiamo immaginare come una rete da pesca gigantesca e dalle maglie strettissime, gettata nell’ universo e che lo occupa completamente.
Nelle maglie di questa rete immaginaria restano intrappolate solo le particelle più pesanti, così come nelle vere reti da pesca sono intrappolati solo i pesci più grandi. Tutte insieme, le particelle prese nelle rete acquisiscono una massa, spiega uno dei protagonisti della scoperta di questa particella, il fisico Guido Tonelli, che lavora al Cern di Ginevra e all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Non tutte le particelle hanno la massa perché i ‘pesci più piccoli’ riescono a fuggire: sono le particelle molto leggere senza massa, come quelle della luce, chiamate fotoni. Altre particelle, come i neutrini, si comportano addirittura come se il campo di Higgs non esistesse.
Da molti anni i fisici davano la caccia al bosone di Higg, ma la particella che hanno finalmente scoperto non si sta rivelando del tutto identica a quella che immaginavano. Diciamo che è un suo ‘cugino’ stretto, che gli assomiglia molto.
Adesso nuovi esperimenti dovranno studiare meglio questa particella. E' una ricerca affascinante perchè il bosone di Higgs potrebbe rivelarsi un'antenna sensibilissima per scoprire un altro mondo mai visto prima.
Per riuscire a scoprire questa particella molto particolare è stato necessario costruire una macchina potentissima: l’acceleratore di particelle più grande del mondo, il Large Hadron Collider di Ginevra, che si trova all'interno di un tunnel sotterraneo circolare lungo 27 chilometri.
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