La materia non è solo quella che vediamo, ma ha un suo opposto chiamato antimateria. Potrebbero quindi esistere anti-mondi che ruotano attorno ad anti-stelle. Se non riusciamo a vederli è perché materia e antimateria non riescono a stare insieme: se fossero vicine si distruggerebbero a vicenda.
Un esperimento fatto nel 1964 ha dimostrato che materia e antimateria sono state prodotte nella stessa quantità al momento del Big Bang dal quale è nato l’universo; poi, com in un duello, si sono distrutte a vicenda, ma non completamente. Alla fine è sopravvissuta una piccola quantità di materia: quella di cui è fatto il mondo in cui viviamo, compresi noi stessi. Perché sia successo questo, è ancora un mistero e la cosa più logica da pensare è che da qualche parte sia sopravvissuta anche la stessa quantità di antimateria. Ricercatori di tutto il mondo le stanno dando la caccia con decine di esperimenti. I più importanti sono quelli condotti nel più grande acceleratore di particelle del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra e sulla Stazione Spaziale Internazionale, con lo strumento Alpha Magnetic Spectrometer (Ams).
Controllare l’antimateria permetterebbe di realizzare tecnologie che oggi sono fantascienza, come motori ad antimateria per astronavi interplanetarie simili a quelli di Star Trek.
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